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Fertilità e concepimento - Se in alcuni casi può essere facile rimanere incinta in determinate circostanze il concepimento non arriva subito, questo perché ci sono in gioco...

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Fertilità e concepimento

Se in alcuni casi può essere facile rimanere incinta, in determinate circostanze il concepimento non arriva subito, questo perché ci sono in gioco diversi elementi che riguardano sia la fertilità femminile che quella maschile. Ogni donna, alla nascita, possiede circa 1-2 milioni di ovociti: i gameti femminili che unendosi ai gameti maschili, gli spermatozoi, danno via alla nascita di una nuova vita. Nel momento in cui si entra nel periodo della pubertà, circa 11-12 anni, il numero di ovociti si è però già ridotto notevolmente e la riserva ovarica si attesta mediamente intorno alle 300-500 mila unità. Gli ovuli ovociti sono contenuti all'interno delle due ovaie e periodicamente, ad ogni ciclo mestruale, di solito un solo ovocita giunge a maturazione. Per ogni ovulo giunto a maturazione ce ne sono però molti altri, tra i 50 e i 100, che vengono eliminati. Di anno in anno la riserva ovarica si riduce sempre di più fino alla menopausa (periodo dove la donna non è più fertile, in quanto non ci sono più ovociti, e il ciclo mestruale sparisce). Nel periodo della premenopausa la donna ha ancora un ciclo mestruale regolare ma la fertilità è molto ridotta, le probabilità di concepimento sono quindi molto basse sia per lo scarso numero di ovociti sia per la qualità degli ovuli rimasti.

Ora sappiamo quindi che la donna nasce con un numero predefinito di ovuli ovociti, e non può incrementare la sua riserva ovarica, nell'uomo le cose sono invece diverse. La produzione degli spermatozoi incomincia con il periodo della pubertà e prosegue per tutto il resto della vita. Le cellule spermatiche maturano grazie al testosterone, un ormone i cui i livelli possono variare in base a diversi fattori. La sintesi del testosterone non è però sempre uguale, essa inizia nel periodo della pubertà e raggiunge il picco tra i 30 e i 35 anni, superato questo periodo inizia a diminuire. La concentrazione di spermatozoi nel liquido seminale è molto alta, può andare dai 20 ai 200 milioni per ml, la maggio parte di essi non riuscirà però neanche ad arrivare al canale cervicale e, nel caso la donna sia in un periodo fertile, solo uno (di norma) riuscirà a fecondare la cellula uovo.

In una situazione ottimale, dove non ci sono problemi fisiologici in entrambi i partner, i giorni utili per rimanere incinta sono al massimo 4. Successivamente all'ovulazione, durante la permanenza dell'ovocita nella tuba, ci sono a disposizione circa 24 ore per la fecondazione, lo spermatozoo rimane invece "potenzialmente fecondante" fino a 3-4 giorni dopo l'eiaculazione. Il concepimento può quindi avvenire anche se il rapporto è avvenuto giorni prima dell'ovulazione. Questo aspetto può incidere sul sesso del nascituro e incrementare o diminuire le probabilità di avere un figlio maschio o femmina.

Approfondiamo ora alcuni aspetti legati al concepimento e alla fertilità femminile e maschile, vediamo inoltre quando si può parlare di infertilità.

Fertilità femminile

Se dopo 12 mesi di rapporti non protetti (e senza l'uso di anticoncezionali) non si riesce a rimanere incinta, ci potrebbe essere una situazione di infertilità femminile. L'infertilità non deve essere però confusa con la sterilità, quest'ultima infatti è l'impossibilità assoluta a concepire per via di cause non modificabili.

La fertilità femminile può dipendere da numerosi aspetti, secondo alcuni dati si stima che se una donna ha rapporto nel periodo fertile le probabilità di concepimento arrivano a malapena al 25 per cento (una percentuale che diminuisce progressivamente con l'avanzare dell'età dei partner).

Per avere maggiori informazioni sugli aspetti che possono influire sulla probabilità di rimanere incinta vi rimandiamo alle pubblicazioni scientifiche relative alla fertilità femminile.

Fertilità maschile

In passato se una gravidanza non arrivava si tendeva a dare quasi esclusivamente la colpa alla donna, oggi si sa invece che nel 50 per cento dei casi il problema è da ricercare nell'uomo. Le cause possono essere diverse: in alcuni casi ci può essere un'insufficiente produzione di spermatozoi, in altri casi il problema può essere la loro qualità (bassa motilità, DNA danneggiato o alterata morfologia).

Come per le donne, anche negli uomini bisogna stare attenti a distinguere i casi di infertilità da quelli di sterilità. Si parla infatti di sterilità quando vi è un'assenza totale di spermatozoi (azoospermia), una scarsissima produzione di spermatozoi al punto che in alcuni casi sono del tutto assenti nel liquido seminale (cripto-azoospermia) o gli spermatozoi prodotti non sono vitali (necrozoospermia).

Le cause dell'infertilità maschile possono essere diverse, alcune di esse sono ancora in fase di studio in diverse ricerche. Per avere maggiori informazioni sull'argomento vi rimandiamo alle schede relative alle pubblicazioni scientifiche sulla fertilità maschile.

Calcolo periodo fertile

Periodo fertile e muco cervicale

Come accennato in precedenza, per rimanere incinta è importante conoscere il periodo della presunta ovulazione, vediamo quindi come si può calcolare il periodo fertile per massimizzare le chance di concepimento. Sebbene in un ciclo regolare di 28 giorni l'ovulazione avviene sempre intorno al 14 giorno, in molte donne non è così facile identificare il periodo esatto.

Sopratutto le donne che non hanno dei cicli regolari devono stare attente ad altri fattori che possono far capire che è in corso l'ovulazione. Durante l'ovulazione vi è un'alterazione del muco cervicale, esso diventa infatti più limpido ed evidente (sopratutto nei 2-3 giorni che precedono l'ovulazione). Superato il periodo dell'ovulazione il muco diventa invece più bianco fino al ciclo successivo. Se si vogliono avere maggiori probabilità di rimanere incinta bisogna quindi concentrare i rapporti quando il muco è più trasparente ed elastico.

Per individuare il periodo fertile potrebbe essere consigliabile tenere un calendario dei propri flussi mestruali, un modo utile per conoscere meglio non solo il ciclo riproduttivo ma anche il proprio corpo. Se il concepimento è avvenuto può inoltre essere utile conoscere i primi sintomi della gravidanza.

Concepimento

La gravidanza è un evento del tutto normale nella vita di una donna e non comporta, se non in alcuni casi, l'interruzione della normale attività quotidiana. Tutto comincia con l'ovulazione: come spiegato precedentemente si verifica generalmente a metà ciclo quando sotto lo stimolo dell'FSH e dell'LH, due ormoni prodotti dall'ipofisi (una ghiandola posta al centro del cervello), avviene la rottura di un follicolo. Esso è l'involucro che contiene una cellula uovo che, una volta matura, può abbandonare il suo contenitore naturale e imboccare le tube, i due canali che mettono in comunicazione le ovaie con l'utero. Qui l'ovulo rimane vitale e pronto per essere fecondato per circa 24 ore.

Gli ovuli e gli spermatozoi sono prodotti rispettivamente dagli organi della riproduzione femminile (ovaie) e maschile (testicoli). Come accennato, se si vogliono aumentare le cache di una fecondazione dell'ovulo da parte dello spermatozoo bisogna avere dei rapporti in un periodo ben preciso, circa 2 giorni prima e due giorni dopo la presunta data dell'ovulazione.

Nell'organismo femminile si verificano ulteriori modificazioni che concorrono a rendere possibile il concepimento: aumenta la quantità di estrogeni e l'endometrio si ispessisce, creando nell'utero un ambiente adatto ad un eventuale annidamento. Il muco cervicale diventa inoltre più fluido per non fare da barriera all'entrata degli spermatozoi attraverso il collo dell'utero.

Dopo il coito (l'espulsione del liquido seminale), gli spermatozoi devono superare diverse barriere (sia fisiche che chimiche) che ne ridurranno notevolmente il numero (si parte da diversi milioni per arrivare a poche centinaia nella fase finale). Il primo ostacolo che gli spermatozoi devono superare sono le secrezioni acide vaginali, c'è poi il muco cervicale (prodotto dalle ghiandole del canale cervicale) che varia in funzione del ciclo mestruale. Il muco può bloccare, anche nei periodo più fertili, fino al 90 per cento degli spermatozoi che transitano. Questa fase di selezione naturale è molto importante perché serve per eliminare la maggior parte degli spermatozoi con malformazioni e anomalie. I supersiti, dopo circa due ore dall'eiaculazione, giungono finalmente alla cavità uterina e imboccano le tube fino al punto in cui può avvenire la fecondazione.

Riassumendo, dopo il rapporto alcune cellule sessuali maschili riescono ad arrivare alle tube dove avviene l'incontro fatidico e la fecondazione: uno spermatozoo "vincente" penetra all'interno dell'uovo e vi si dissolve. Nella maggior parte dei casi, la fusione della membrana della testa dello spermatozoo vincente con l'ovulo fa si che altri spermatozoi non possano entrare e di conseguenza muoiono.

L'incontro dello spermatozoo con l'ovulo femminile da origine allo zigote, la prima cellula della nuova vita. Lo zigote possiede un corredo cromosomico, nato da quello dei due genitori, da cui prenderà origine il piccolo. La cellula, contenente tutte le informazioni utili alla vita, inizia, infatti, a suddividersi a più riprese mentre viene lentamente trasportata dalle tube verso l'utero.

Quando la cellula raggiunge l'utero, circa 7 giorni dopo aver lasciato l'ovaio, è già simile ad un piccolo grappolo di cellule che la fanno assomigliare ad una mora con una piccola depressione al centro. Essa vaga all'interno dell'utero per altri 3 giorni e poi, finalmente, si insedia nell'endometrio. Il concepimento è l'annidamento si sono completati. Contemporaneamente a questa fase iniziano una serie di cambiamenti fisici e fisiologici nella donna, il ciclo mestruale si interrompe e inizia la gravidanza.

Approfondimenti e Pubblicazioni Scientifiche relative alla Fertilità e al concepimento


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