Problemi di sterilità e scarsa informazione
Molti italiani, circa l'80 percento, non sono consapevoli delle possibili conseguenze che determinate abitudini potrebbero avere sui livelli di fertilità, fra questi addirittura il 50 percento ritiene che nessun comportamento potrebbe portare a problemi di sterilità e solo un 18 percento è in grado di indicare alcune delle situazioni che potrebbero mettere a rischio la possibilità di avere dei figli.
I dati relativi all'informazione degli italiani per quanto concerne il legame fra sterilità e "cattive abitudini" sono il frutto di una ricerca commissionata dall'Osservatorio sociale sull'infertilità (Osi) e condotta dal LaRiCA (Laboratorio di ricerca sulla comunicazione avanzata) della facoltà di Sociologia dell'università Carlo Bo di Urbino.
I ricercatori hanno condotto lo studio su un campione di 1.000 persone con un'età compresa fra i 31 e 60 anni residenti in 15 città italiani. Oltre ai dati già citati altri aspetti abbastanza preoccupanti sono emersi dal sondaggio, troppi italiani non hanno una conoscenza adeguata sulle possibili abitudini e situazioni che potrebbero portare alla sterilità, un problema sempre più diffuso.
Quasi una donna su tre pensa che l'uso di metodi anticoncezionali come la pillola possano creare problemi di sterilità, sottostimando invece i possibili rischi che ci potrebbero essere con l'uso della spirale. I dati hanno anche evidenziato che a differenza di quanto si potrebbe pensare gli uomini sono più preparati rispetto alle donne.
Anche dal punto di vista della prevenzione si sono registrati dei dati poco incoraggianti, solo il 51,3 percento ha dichiarato di sottoporsi in modo regolare a visite specialistiche inerenti l'apparato riproduttivo mentre il 48,7 percento non effettua una seria profilassi. In questo caso sono i maschi quelli meno attenti, il 36,8 percento contro l'8,1 percento delle donne, non si sono mai sottoposti a una visita specialistica.
Situazioni che potrebbero provocare problemi di sterilità
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