I figli della fecondazione assistita corrono più rischi
I bambini concepiti attraverso la fecondazione assistita hanno un rischio maggiore, che può arrivare fino al 30 per cento, di ammalarsi. In seguito ad un'indagine condotta dalla Human Fertilisation and Embryology Authority (Hfea), il Governo britannico ha deciso che tutte le coppie che decidono di affidarsi alla fecondazione assistita dovranno essere opportunamente informate sui rischi che potrebbero avere i futuri nascituri. La notizia è stata pubblicata in questi giorni sulla prima pagina del Daily Mail (Marzo 2009).
La fecondazione assistita può esporre i piccoli a problemi di salute a lungo termine ma non solo, ci potrebbero essere anche delle alterazioni genetiche. Tra i problemi più diffusi troviamo: labbro leporino, problemi al palato, difetti alla valvola cardiaca e anomalie all'apparato digerente. Per quanto riguarda le malattie genetiche una delle più diffuse risulta essere la sindrome di Angelman, una patologia caratterizzata da un grave ritardo psiocomotorio, l'assenza di linguaggio o utilizzo di poche parole, problemi di equilibrio e movimenti scoordinati (atassia) con tremore agli arti.
Gli esperti spiegano che questi nuovi dati non devono in ogni caso creare inutili allarmismi, L'avvertimento, che dovrà essere recepito dai Centri di fecondazione del Regno Unito entro ottobre 2009, ha lo scopo di informare i genitori affinché compiano una scelta consapevole. La maggior incidenza dei difetti genetici e delle patologie sembrerebbe essere legata all'uso dei farmaci utilizzati per stimolare l'ovulazione.
Ogni anno nel Regno Unito circa 10 mila bambini nascono grazie alla fecondazione assistita, nel nostro paese i numeri non si discostano più di tanto. Secondo gli ultimi dati comunicati dall'Istituto Superiore della Sanità (Marzo 2009), nel 2007 gli Italiani che si sono affidati, nel nostro paese, a tecniche di fecondazione assistita sono stati 55.437 a fronte delle 43.024 del 2005, sono cresciuti anche i centri di trattamento passando dai 33.000 del 2005 ai 40.000 del 2007. Le gravidanze con tecniche di secondo e terzo livello sono passate da 6.200 a 7.850. Buona anche la percentuale di successo che è passata dal 18 per cento al 19,6 per cento. Un altro buon risultato ottenuto con la legge 40 riguarda la diminuzione delle complicanze, infine, negli ultimi anni è aumentata l'età media (36 anni) delle persone che fanno ricorso alla fecondazione assistita ed è cresciuto il numero delle coppie con più di quarant'anni (oltre il 25 per cento).
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