Labbro leporino, più rischi se si fuma in gravidanza
Le mamme che fumano nel periodo della gravidanza potrebbero avere maggiori probabilità di partorire un bimbo che presenta il labbro leporino, una patologia congenita che colpisce circa un neonato su 800. La malformazione si presenta come una fessura che divide il labbro superiore (labioschisi) e può prolungarsi anche al palato duro e molle. In caso sia interessato solo il palato si parla di Palatoschisi. L'insieme prende il nome di Labiopalatoschisi e può essere mono e bilaterale. Questo tipo di malformazione può avere delle conseguenze non solo di tipo fisiologico ma anche psicologico.
La conferma di una possibile correlazione fra il fumo nel periodo della gravidanza e il labbro leporino è arrivata dalla Società di Diagnosi Prenatale e Medicina Materno fetale (Sidip) che ha esaminato i dati prodotti da una ricerca finanziata dall'Istituto statunitense di ricerca Craniofacciale i cui risultati sono stati pubblicati sull'American Journal of Human Genetics.
In base allo studio americano, le donne che fumano nel periodo della gravidanza hanno il 20 percento di probabilità in più di partorire un figlio che presenti questa malformazione rispetto alle donne non fumatrici. La correlazione fra il fumo nel periodo della gravidanza e il labbro leporino è stata confermata anche da una ricerca italiana dove su 57 donne tenute sotto osservazione ben 47 avevano fumato nella prima settimana di gestazione.
Come diminuire il rischio del labbro leporino ?
Recenti studi hanno accertato che le donne che utilizzano l'acido folico come integratore in gravidanza riducono drasticamente la possibilità che i loro bimbi nascano con delle malformazioni facciali. Supplementi di acido folico in gravidanza non aiutano solo a prevenire il labbro leporino ma prevengono anche eventuali difetti del tubo neurale.
L'acido folico (folato), è la vitamina B9. Non viene prodotto naturalmente dall'organismo ma deve essere assunto con il cibo e dalla flora batterica intestinale, il fabbisogno quotidiano in condizioni normali è di circa 0,2 mg. Negli ultimi decenni, l'acido folico è stato riconosciuto come essenziale nella prevenzione delle malformazioni neonatali, in particolar modo di quelle a carico del tubo neurale, che si possono originare nelle prime fasi dello sviluppo embrionale. Durante la gravidanza, quindi, il fabbisogno di folato si raddoppia a 0,4 mg perché il feto utilizza le riserve materne.
L'acido folico è quindi una vitamina molto importante per l'organismo, in particolare durante il periodo della gravidanza, esso contribuisce alla costruzione delle nuove cellule e del materiale genetico. Durante la gravidanza, svolge un ruolo importante nello sviluppo del condotto neurale, che comincia la sua formazione subito dopo il concepimento e diventa in seguito la colonna vertebrale del bambino.
Le donne che assumono sufficiente acido folico prima del concepimento e che continuano ad assumerlo durante la gestazione riducono notevolmente i rischi per il feto di deficienze del condotto neurale e di spina bifida (un difetto di saldatura della parte posteriore della colonna vertebrale che determina l'uscita, attraverso l'apertura ossea, delle meningi, dei nervi e del midollo spinale).
La scelta è ampia, i cibi più ricchi di questa vitamina sono: agrumi, vegetali a foglia verde scuro, noci, legumi, cereali integrali e tutti i prodotti (pane, cereali) arricchiti di questa vitamina. Assicurarsi che la dieta contenga la sufficiente quantità giornaliera di acido folico ha anche altri vantaggi: esso, infatti, riduce il livello di omocisteina, i cui alti livelli sono stati associati a danni alle pareti dei vasi sanguigni.
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