Gravidanza: dormire bene per rimanere incinta
Per chi desidera una gravidanza dormire bene può aiutare: riposare per almeno 7 ore consecutive, andando a letto a orari regolari, aumenta le chance di rimanere incinta. Queste sono le conclusioni di uno studio, condotto da un gruppo di ricercatori della Inje University (Sud Corea), presentato in occasione del congresso della società americana di medicina riproduttiva (Meeting of the American Society for Reproductive Medicine - Boston - Ottobre 2013).
Ancora una volta uno studio evidenzia l'importanza di andare a letto a orari regolari: questa pratica è importante per il sonno dei bambini, per chi soffre di insonnia e, in base a questa nuova ricerca, per rimanere incinta. Gli studiosi coreani hanno rilevato che le donne che dormono tra le sette e le otto ore, andando a letto e svegliandosi sempre alla stessa ora (anche nel fine settimana), hanno maggiori probabilità di concepire.
Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno tenuto sotto controllo 656 donne che si erano sottoposte alla fecondazione in vitro (FIVET). Dall'analisi dei dati raccolti si è scoperto che il gruppo delle donne che avevano orari regolari, e dormivano mediamente sette ore e mezzo per notte, avevano una probabilità maggiore, più 46 per cento, di rimanere incinta rispetto a quelle donne che dormivano meno di sei ore. Si è inoltre scoperto che anche dormire troppo incideva sulla probabilità di rimanere incinta, chi dormiva dalle sette alle otto ore aveva infatti una probabilità maggiore del 43 per cento di concepimento rispetto alle donne che dormivano dalle nove ore in su.
Daniel Park, coordinatore della ricerca, spiga che sebbene lo studio ha coinvolto un campione di donne sottoposte alla FIVET, i dati raccolti sono validi anche per le coppie che non hanno problemi di fertilità in quanto i meccanismi in gioco sono gli stessi. Gli esperti spiegano che nelle donne che dormono molti si ha un aumento dei livelli di prolattina, un ormone sessuale che se molto alto non favorisce la fertilità (un aumento della produzione di prolattina lo si ha anche durante l'allattamento, dopo l'interruzione dell'allattamento al seno i livelli di questo ormone tornano ai propri valori basali nel giro di circa 10 settimane). Nelle donne che dormono poco si ha invece un aumento dei livelli degli ormoni dello stress, come il cortisolo, anch'essi legati a una minore probabilità di rimanere in cinta.
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