Alzheimer, più rischi per le donne
Le donne potrebbero essere maggiormente esposte all'Alzheimer a causa di un fattore genetico. Questa è la conclusione di uno studio, coordinato da Steven Younkin, ricercatore presso il Mayo Clinic College of Medicine (Jacksonville, Florida - Usa), secondo il quale nel cromosoma X potrebbe essere presente una mutazione genetica associata al Morbo di Alzheimer. I dettagli dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Nature Genetics (Gennaio 2009).
Durante l'indagine, i ricercatori hanno identificato una particolare variante del gene PCDH11X che sembrerebbe collegato al Morbo di Alzheimer. Il PCDH11X ha il compito di controllare una particolare proteina, la protocaderina, appartenete ad una famiglia di molecole che aiutano le cellule del sistema nervoso centrale a comunicare tra loro.
Fino a poco tempo fa si pensava che l'Alzheimer colpisse più frequentemente le donne, quest'ipotesi era stata poi abbandonata in quanto la maggiore incidenza era stata attribuita al fatto che le donne vivono più a lungo degli uomini. I dati ottenuti nello studio californiano sembrano però riaprire l'ipotesi di un rischio maggiore per le donne. La mutazione genetica implicata nella malattia risiede nel cromosoma X. A differenza degli uomini, le donne possiedono due cromosomi X e questo, in alcuni casi, implicherebbe un rischio maggiore di contrarre la malattia degenerativa.
Sebbene la variante genetica è stata riscontrata anche negli uomini (i cromosomi degli uomini sono XY mentre quelli delle donne sono XX), i ricercatori hanno potuto constatare che l'aumento del rischio non era statisticamente rilevante. Le donne che presentavano un'alterazione genetica solo in un cromosoma statisticamente avevano la stessa probabilità di ammalarsi degli uomini. Diversa invece è la situazione nelle donne con due copie del gene alterato, in questo caso si è riscontrata una maggiore incidenza del Morbo di Alzheimer.
Steven Youkin spiega che questa scoperta è la prima a dimostrare scientificamente che una particolare alterazione genetica può aumentare il rischio di Alzheimer nelle donne. L'esperto conclude però evidenziando che l'età rimane il fattore più significativo nello sviluppo della malattia.
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