Prevenire l'Alzheimer con l'attività fisica
Praticare un'attività fisica diminuisce notevolmente le probabilità che insorga l'Alzheimer negli over 65. Durante uno studio si è riscontrato che anche chi non va in palestra e svolgendo attività moderate come passeggiate al mare sulla spiaggia, escursioni in montagna, ecc. può ridurre il rischio di malattie legate alla demenza senile dal 30 al 40%.
I dati, pubblicati sul Annals of Internal Medicine, sono emersi da una ricerca condotta in collaborazione fra uno staff del Group Health Cooperative di Seattle e della University of Washington.
Il responsabile dello studio, Eric Larson, evidenzia che l'attività fisica non ha solo un compito di prevenzione ma ha degli effetti benefici anche in quelle situazioni in cui il processo di demenza senile è già iniziato, ritardandone la progressione. Quando non ci sono altre complicazioni fisiche, è possibile avere dei benefici già con 15 minuti di camminata a passo sostenuto per tre volte a settimana.
Per un periodo di sei anni i ricercatori hanno esaminato un gruppo di 1740 volontari, che non presentavano nessuna malattia all'inizio della ricerca, con un'età che andava dai 65 anni in su. Durante il periodo di controllo 158 evidenziarono l'insorgere di demenza senile dei quali 107 si sono ammalati di Alzheimer, la forma più diffusa di demenza senile.
Nell'arco del periodo di controllo i ricercatori hanno esaminato diversi aspetti dalla vita degli individui sotto controllo e eseguito numerosi test. La conclusione è stata che l'attività fisica svolgeva un ruolo fondamentale nel ridurre il rischio di ammalarsi di Alzheimer, inoltre anche in quei pazienti che si erano ammalati, l'inizio di un'attività fisica rallentava la degenerazione della malattia.
Anche se non si è ancora compreso il legame che c'è fra l'attività fisica e l'Alzheimer, si presume che il beneficio derivi dal fatto che la ginnastica migliora e protegge le funzioni nervosa stimolando il flusso di sangue in aree del cervello importanti addette alla memoria e alle funzioni cognitive, le aree che vengono colpite dalla demenza.
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