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Valori glicemia: glucometro e insulina - Glicemia alta o glicemia bassa? Nel trattamento del diabete è fondamentale controllare la concentrazione di zucchero (glucosio) presente nel sangue

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Valori glicemia: glucometro e insulina

Glicemia alta o glicemia bassa? Nel trattamento del diabete è fondamentale controllare la concentrazione di zucchero (glucosio) presente nel sangue. Il controllo della glicemia avviene a domicilio attraverso semplici strumenti diagnostici noti come glucometri. I valori raccolti nell'arco della giornata consentono di perseguire al meglio l'obiettivo del diabetico: mantenere i valori della glicemia il più vincono possibile a quelli di riferimento (valori normali di glicemia).

L'educazione all'autocontrollo, la rilevazione domiciliare della glicemia, va considerato come un vero e proprio strumento terapeutico. Grazie ad esso si hanno le giuste indicazioni per apportare delle modifiche alla dieta, all'attività fisica, o per aggiustare la terapia farmacologica al fine di mantenere la glicemia all'interno dell'intervallo di normalità (euglicemia) nell'arco dell'intera giornata. Alla luce di queste informazioni, è quindi fondamentale che il diabetico presti molta attenzione alle indicazioni che gli vengono date dal diabetologo in quanto l'educazione all'autocontrollo non è scindibile dal trattamento.

Glicemia valori: alti, bassi e normali

Prima di vedere quali sono i valori normali di glicemia, apriamo una piccola parentesi per spiegare di cosa si tratta. Con il termine glicemia si indica il quantitativo di glucosio presente nel sangue. Il glucosio è uno zucchero, monosaccaride aldeidico, molto importante per il nostro organismo, senza di esso non potrebbe infatti sopravvivere. I livelli della glicemia dipendono da vari fattori:

  • Dal glucosio assunto mediante l'alimentazione
  • Dalla regolazione ormonale
  • Dalla riserva corporea

La concentrazione di glucosio nel sangue viene regolata da due ormoni noti come insulina e glucagone.

Negli individui non affetti da diabete, la glicemia a digiuno è generalmente compresa tra i 60 e i 99 mg/dl. Dopo i pasti la concentrazione è invece più alta e, in base al quantitativo di carboidrati (zuccheri) assunta con l'alimentazione, può arrivare anche a 130 - 150 mg/dl. Quando si è a digiuno, a prescindere dalla durata dello stato di privazione degli alimenti, in una persona non affetta da diabete la glicemia non scende mai sotto i 55 - 60 mg/dl. In una persona non diabetica, anche dopo un pasto molto abbondante, difficilmente la glicemia supererà i 150 mg/dl.

In caso di alterata tolleranza al glucosio (IGT), che non va confusa con un'alterata glicemia a digiuno (nota anche con l'acronimo IFG dall'inglese Impaired Fasting Glycaemia), statisticamente, c'è un rischio del 50 per cento di sviluppare un diabete di tipo 2 nei 10 anni successivi. Entrambe queste due condizioni vengono definite come pre-diabete, in caso di IGT c'è però una maggiore probabilità, rispetto all'IFG, che evolva in diabete conclamato.

Vediamo ora quali sono i valori di riferimento della glicemia plasmatica espressa in mg/dl (milligrammi di glucosio in 100 millilitri di sangue) e mmol/L (millimoli di glucosio in 1 litro di sangue). Riportiamo i valori con due differenti unità di misura perché i risultati dei laboratori di analisi relativi alle analisi del sangue per la glicemia potrebbero essere espressi con l'una o con l'altra.

Valori glicemia
Glicemia: valori normali
Glicemia a digiuno Compresa tra: 60-99 mg/dl - 3,3-5,5 mmol/L
Glicemia dopo 2 ore nel test da carico di glucosio Minore di: 140 mg/dl - 7,8 mmol/L
Glicemia alta - diabete
Glicemia a digiuno Maggiore o uguale a: 126 mg/dl - 7 mmol/L
Glicemia dopo 2 ore nel test da carico di glucosio Maggiore o uguale a: 200 mg/dl - 11,1 mmol/L
Glicemia in qualsiasi momento della giornata Maggiore o uguale a: 200 mg/dl - 11,1 mmol/L
Glicemia bassa - ipoglicemia
Glicemia Minore di: 60 mg/dl
Alterata glicemia a digiuno (IFG)
Glicemia a digiuno Compresa tra: 100-125 mg/dl - 5,5-7 mmol/L
Intolleranza al glucosio (IGT)
Glicemia dopo 2 ore nel test da carico di glucosio Compresa tra: 140-199 mg/dl - 7,8-11.1 mmol/L

Quando si sente parlare di glicemia basale ci si sta riferendo alla quantità di glucosio circolante a digiuno. Per quanto riguarda la glicemia in gravidanza vi rimandiamo a Diagnosi e valori diabete gestazionale.

Glucometro

Il controllo domiciliare dei valori della glicemia (automonitoraggio della glicemia) fa parte della terapia del diabete, grazie a questa pratica si riesce a tenere sotto controllo l'indice glicemico e, di conseguenza, si gestisce meglio la malattia. Per effettuare l'autocontrollo della glicemia si usa uno strumento noto come glucometro. Sul mercato sono disponibili modelli di diverse marche e con caratteristiche diverse, si va da quelli tradizionali con le strisce ai glucometri laser (es. Glycolaser) che non richiedono l'uso di aghi.

In passato, diversi diabetologi, nutrivano qualche dubbio sulla reale utilità del controllo domiciliare dei valori della glicemia. Una diffidenza che scaturiva in parte dall'imprecisione analitica, stimata intorno al 20 per cento, dei glucometri presenti in commercio. Oggi, grazie ai glucometri di ultima generazione, si riescono ad effettuare delle misure molto più precise e, nella maggior parte dei casi, l'errore della rilevazione si attesta intorno al 4 per cento.

Sono numerose le ricerche che hanno dimostrato l'utilità dell'automonitoraggio della glicemia, una pratica che permette di gestire eventuali situazioni più rischiose e, di conseguenza, limitare le complicanze a lungo termine legate al diabete. Non bisogna però dimenticarsi che l'affidabilità del glucometro è accettabile se viene utilizzato per il controllo domiciliare dei valori della glicemia ma non per la diagnosi di diabete. Se si vuole avere un dato preciso sull'IGT (ridotta tolleranza al glucosio) o sull'IFG (alterata glicemia a digiuno), i glucometri non sono raccomandati e bisogna ricorrere al classico test con esame del sangue.

Glucometro

Come si sceglie il glucometro? Vista la vasta varietà di glucometri presenti sul mercato, la scelta potrebbe non essere semplice. Tutti sono più o meno uguali fra loro a parte alcuni che adottano nuove tecnologie che permettono di non usare aghi, non usano strisce o sono basati su tecnologie laser. Gli attuali glucometri non invasivi sono leggermente meno affidabili di quelli tradizionali, con il tempo non è detto però che si possa arrivare a un'efficienza uguale se non dirittura superiore. Tutti i glucometri di ultima generazione possono inoltre essere connessi ad un computer, o a uno smartphone, in modo da rielaborare i dati acquisiti e tenere uno storico delle misurazioni nel tempo.

Nella maggior parte dei casi il compito della scelta non spetta però al paziente da solo. La prescrizione dell'apparecchio varia da regione a regione e in diversi casi anche da comune a comune. In alcune situazioni il glucometro può essere prescritto dal medico di base, dal diabetologo del centro diabetologico o dalla ASL di competenza. In caso di diabete di tipo 1, diabete di tipo 2, diabete gestazionale o diabete secondario, viene attribuito il codice di esenzione 013. Tale attribuzione consente ai diabetici di usufruire gratuitamente di alcuni dispositivi, da utilizzare per l'automonitoraggio, come il glucometro.

La scelta del glucometro, il più delle volte, avviene insieme al diabetologo in base alle caratteristiche individuali. Un apparecchio che va bene per un diabetico potrebbe quindi non essere indicato per un altro. Se nella stessa famiglia ci sono due persone con diabete, non è quindi detto che l'apparecchio di una vada bene anche per l'altra, in linea di massima ogni diabetico deve avere un suo glucometro. Per questo motivo è altresì importante che il farmacista, o la ASL di competenza, non sostituisca lo strumento prescritto dallo specialista con un altro modello o marca.

Quando si usa il glucometro? Le indicazioni per l'autocontrollo della glicemia non sono uguali in tutti i diabetici, nei pazienti con diabete di tipo 1, ad esempio, si consiglia di usare il glucometro mediamente 4 volte al giorno, prima di ogni iniezione di insulina e prima di andare a letto. Per i pazienti con diabete di tipo 2, vista la loro maggiore stabilità dei valori glicemici, può essere sufficiente un controllo saltuario: 1 o 2 controlli al giorno. Si consiglia però un maggiore controllo glicemico nei periodi in cui si è in una fase di aggiustamento della terapia. Nella maggior parte dei casi sarà comunque compito del diabetologo dare le indicazioni su quando effettuare i controlli in base alle caratteristiche individuali del paziente.

Come funziona un glucometro? Il glucometro è un piccolo dispositivo elettronico che analizza, in un breve periodo (variabile a seconda del modello), i valori glicemici su di un piccolo campione di sangue. Alcuni dei glucometri di ultima generazione non hanno neanche bisogno del campione di sangue, sfruttano infatti l'analisi del sangue solo in fase di calibrazione e successivamente eseguono i controlli su delle molecole, altri ancora hanno dei piccolissimi aghi, lunghi mezzo millimetro (non provocano quindi alcun dolore), in grado di analizzare la composizione chimica del liquido interstiziale contenuto appena sotto la superficie della pelle. Nella maggior parte dei casi si tende però ad adoperare ancora dei glucometri "classici" perché attualmente sono più precisi.

Per effettuare l'autocontrollo glicemico bisogna prima di tutto fare una piccola puntura con uno strumento noto come "penna pungidito", la goccia di sangue andrà successivamente posta su una striscia reattiva o, nel caso di glucometri senza strisce, direttamente sul sensore. Nel giro di pochi secondi l'apparecchio elettronico analizzerà il valore glicemico del campione di sangue e riporterà il valore sul display.

Insulina e glucagone

Grazie all'insulina, un ormone prodotto dal pancreas, il glucosio può entrare nelle cellule che lo utilizzano come fonte energetica. In alcuni casi, per esempio nei diabetici, questo processo è alterato e il glucosio si accumula nel sangue dando origine a un fenomeno noto come iperglicemia.

In un organismo sano c'è un sistema di regolazione che aiuta a mantenere i livelli di glicemia più o meno costanti nell'arco dell'intera giornata. Questa regolazione è operata principalmente da 2 ormoni:

  • Insulina: un ipoglicemizzante che abbassa la glicemia
  • Glucagone: un iperglicemizzante, che innalza la glicemia

Quando l'organismo non riesce a produrre quantità sufficienti di insulina attraverso il pancreas, o le cellule dell'organismo non rispondono adeguatamente alla sua presenza (insulino-resistenza), nel sangue si avranno quindi dei livelli elevati di glucosio (iperglicemia).

Funzione dell'insulina

Per quanto riguarda l'ormone antagonista dell'insulina, il glucagone, esso viene prodotto sempre dal pancreas, ma dalle cellule a degli isolotti di Langherans (l'insulina è prodotta invece dalle cellule ß). La produzione di glucagone è normalmente stimolata da stati di ipoglicemia. Elevati quantitativi di glucagone sono prodotti durante il digiuno o un'intensa attività fisica protratta nel tempo.

Anche se non si sente parlare spesso di questo ormone, per i diabetici il glucagone è importante quanto l'insulina. In caso di grave crisi ipoglicemica, conseguente ad esempio ad una somministrazione eccessiva di insulina, bisogna procedere con un iniezione di glucagone in modo da ottenere una rapida diminuzione del glicogeno epatico e un aumento della glicemia.

Se si va in ipoglicemia, e si è coscienti, bere un bicchiere di acqua con zucchero è sufficiente a far risalire la glicemia. Se però il diabetico è in coma, appare stordito e non risponde, è importante agire rapidamente effettuando una somministrazione di glucagone (la somministrazione in questo caso va effettuata da una terza persona, non può essere eseguita dal diabetico).

Per quanto riguarda le iniezioni di insulina, esse sono sempre necessarie in caso di diabete di tipo 1 ma non in tutti i casi di diabete di tipo 2. Le persone con diabete insulino dipendente hanno bisogno dell'insulina perché il loro pancreas non è in grado di produrre l'ormone. In caso di diabete non insulino dipendente, nella maggior parte dei casi, basta stare attenti alla dieta e, a seconda delle situazioni, assumere dei farmaci orali per il trattamento della patologia.

Le iniezioni di insulina, sopratutto quando si seguono delle terapie di tipo intensivo (3-4 iniezioni giornaliere), andrebbero eseguite in zone del corpo sempre diverse. Questo accorgimento va preso per prevenire una sensibilizzazione eccessiva nella zona dell'iniezione, che potrebbe portare a lipoipertrofie (condizione caratterizzata da dei rigonfiamenti /grumi che si formano sotto la pelle).

I pazienti con diabete di tipo 1 devono effettuare un iniezione di insulina prima dei pasti. Senza addentrarci troppo nei calcoli, bisogna sapere che la dose deve essere proporzionata alla quantità di zuccheri contenuti nel pasto che si sta per fare. Per sapere quanti zuccheri sono contenuti in un pasto, bisogna fare la "conta dei carboidrati". Una volta stabilita il quantitativo di zuccheri del pasto, per esempio 150, è possibile stabilire la dose di insulina che dipende dal rapporto insulina/carboidrati, un rapporto che varia da persona a persona e generalmente può andare da 8 a 15. Per capire meglio come funziona, consideriamo un diabetico con un rapporto insulina/carboidrati pari a 10 (il rapporto individuale viene calcolato dal diabetologo in sede di visita), se nel pasto ci sono 150 grammi di zuccheri bisognerà iniettare una dose di insulina rapida da 15 unità.

Nell'esempio appena fatto abbiamo parlato di insulina rapida, ne esistono anche altri tipi e sono: ultrarapide, intermedie e lente. Oltre a quelle iniettabili ne esistono anche spray ma, purtroppo, presentano dei limiti che non le rendono altrettanto efficaci per la terapia diabetica. I vari tipi di insuline vanno assunte con modalità diverse e, in particolari casi, possono essere combinate fra loro. Sarà il diabetologo a scegliere il tipo di insulina più appropriato in base alla caratteristiche del paziente.

Per maggiori informazioni sull'argomento potete consultare anche la scheda relativa a Insulina: somministrazione ed effetti collaterali.

Glucometri di ultima generazione, insulina e glicemia


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