Un chip riporta la glicemia a valori normali
Quando si ha il diabete bisogne tenere sotto controllo i valori glicemici, attualmente quest'operazione è abbastanza invasiva ma in futuro si potrà usare un chip per riportare la glicemia a valori normali. Un microchip sotto pelle, in grado di monitorare la glicemia nei pazienti diabetici, attraverso una tecnologia wireless invia le informazioni sui valori glicemici a un dispositivo che valuta il giusto dosaggio di insulina da iniettare nell'organismo.
Questo nuovo dispositivo, dalle dimensioni molto più contenute rispetto ad altri prototipi realizzati fino ad ora, è il frutto di una ricerca, coordinata dal professor David Gough, dell'Università della California (San Diego, USA) e della GlySens Incorporated. I risultati dei primi test, condotti su un gruppo di animali, sono stati pubblicati sulle pagine del Science Translational Medicine (Function of an Implanted Tissue Glucose Sensor for More than 1 Year in Animals, Luglio 2010).
Nei pazienti colpiti da diabete di tipo 1, noto anche come diabete giovanile, il sistema immunitario impazzisce e attacca una parte del pancreas distruggendo le isole di Langherans, un'area preposta alla produzione dell'insulina. Senza più possibilità di produrre insulina, i diabetici devono continuamente monitorare la propria glicemia manualmente e altrettanto manualmente autoiniettarsi insulina ogni volta che la loro glicemia sale.
Già in passato altri ricercatori hanno lavorato alla realizzazione di un pancreas artificiale, alcuni studi sono attualmente in una fase avanzata di sperimentazione. Presso l'Università di Cambridge (Gran Bretagna) un prototipo è stato testato su un gruppo di bambini e adolescenti (Febbraio 2010). Il nuovo dispositivo messo a punto dai ricercatori californiani, rispetto agli altri prototipi, presenta delle dimensioni molto più contenute, un aspetto non di poco conto se si considera che quest'apparecchiatura deve essere trasportato agevolmente dal paziente.
Il nuovo dispositivo, impiantato sottocute in alcuni maiali, è stato in grado di misurare per oltre cinquecento giorni i valori della glicemia. L'apparecchio è inoltre in grado di evitare eventuali falsi allarmi in quanto corregge automaticamente eventuali variazioni della glicemia dovute all'esercizio fisico e a cambiamenti del flusso sanguigno.
David Gough spiega che la registrazione dei livelli di glucosio nelle cavie si è rivelata un successo, negli animali non si è riscontrata nessuna reazione avversa. L'esperto spera ora di riuscire ad iniziare i trial clinici sull'uomo, per studiare il funzionamento del dispositivo anche nei pazienti diabetici, entro pochi mesi.
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