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Diabete, nuove speranze dal pancreas artificiale - Un nuovo pancreas artificiale, un dispositivo che ha il compito di controllare la glicemia nei pazienti colpiti da diabete di tipo 1

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Diabete, nuove speranze dal pancreas artificiale

Diabete: pancreas artificiale

Un nuovo pancreas artificiale, che ha il compito di controllare la glicemia nei pazienti colpiti da diabete di tipo 1, verrà sperimentato a partire da questa estate (2008) presso il dipartimento di scienze mediche e chirurgiche dell'Università di Padova. La notizia è stata data in occasione del XXII congresso nazionale della Società Italiana di Diabetologia (Torino, 26-29 Maggio).

L'organo artificiale è costituito da un sensore, che ha il compito di monitorare costantemente i livelli di glucosio, collegato a un rilevatore che trasmette i dati a un microcomputer. I dati raccolti vengono analizzati da un software che ha il compito di calcola la quantità di insulina necessaria in ogni momento, una volta elaborati i dati le informazioni vengono inviate a un microinfusore che ha il compito di mettere in circolo i giusti quantitativi di insulina.

Per il momento, questo particolare tipo di pancreas artificiale è stato testato solo su pazienti "virtuali" attraverso delle simulazioni al computer effettuate presso l'Università della Virginia (USA). Non si tratta però del primo "pancreas artificiale", già qualche anno fa (Aprile 2006) la FDA aveva approvato l'uso del Paradigm REAL-Time System. Un microinfusore prodotto dalla Medtronic che è dotato di un sensore per il monitoraggio continuo della glicemia.

Altri Paesi, come ad esempio la Francia, da anni stanno conducendo ricerche per valutare l'efficacia e la sicurezza dei microinfusori insulinici. Attualmente lo studio che ha avuto il follow-up più ampio è stato quello condotto dalla Dott.ssa Pauline Schaepelynck-Belicar. Per un periodo di 10 anni, dal 1995 al 2005, i ricercatori francesi hanno tenuto sotto osservazione 181 pazienti, affetti da diabete di tipo 1, ai quali erano stati impiantati dei microinfusori insulinici. Nella maggior parte dei casi i risultati riscontrati furono molto soddisfacenti.

L'apparecchio progettato dalla Minimed monitorizza costantemente i livelli di glucosio nel sangue attraverso un sensore inserito in una vena e rilascia una piccola quantità di insulina da un apparecchio impiantato nell'addome. Il dispositivo misura circa 5 cm, è alimentato a batterie e contiene un serbatoio di insulina concentrata che deve essere riempito ogni tre mesi. Secondo le raccomandazioni del produttore, gli apparecchi attuali dovrebbero essere sostituiti ogni 2 anni, in futuro molto probabilmente si riuscirà a prolungarne la vita.

A gennaio del 2007 anche in Inghilterra sono iniziati i primi test per analizzare l'efficacia e la sicurezza del pancreas artificiale. Nello studio inglese sono stati assoldati numerosi bambini affetti da diabete tipo 1. Fra i vari obiettivi dei ricercatori inglesi, c'è anche quello di migliorare la procedura con cui il sensore ed il microinfusore interagiscono fra di loro al fine di imitare il più possibile il lavoro naturale del pancreas. Secondo il dott. Roman Hovorka, coordinatore dello studio inglese, il pancreas artificiale non sarà comunque commercializzabile prima del 2011 - 2012, ciò nonostante, in questi anni il dispositivo potrebbe essere utilizzato da molti diabetici nell'ambito di studi clinici.

Per avere maggiori informazioni sulla sperimentazione che si svolgerà in Italia, potreste provare a contattare il Dott. Alberto Maran, ricercatore presso l'università di Padova.


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