Un vaccino per il diabete di tipo 1
Un vaccino per il diabete mellito di tipo 1 è in fase di sperimentazione presso il San Raffaele di Milano. Grazie ad un semplice test del sangue è possibile individuare i piccoli a rischio di diabete mellito di tipo 1, sfruttando poi un nuovo vaccino sotto forma di pillole si può prevenire la dipendenza dall'insulina. La sperimentazione, che coinvolgerà cento bambini, avrà una durata di cinque anni. Se i dati raccolti saranno soddisfacenti il vaccino sarà successivamente utilizzato su larga scala.
La notizia della sperimentazione del vaccino contro il diabete è stata data in occasione della presentazione del DRI (Diabetes Research Institute), un centro d'eccellenza internazionale per lo studio e la cura del diabete realizzato presso l'Istituto Scientifico Universitario San Raffaele di Milano. Nel DRI confluiranno tutte le storiche attività di ricerca di base e ricerca clinica che nel corso degli anni hanno reso il San Raffaele un punto di riferimento in molti settori della ricerca sul diabete. Fra le sperimentazioni più note possiamo citare quella sul trapianto di pancreas e di isole pancreatiche, gli studi di predizione e prevenzione del diabete di tipo 1, l'impiego degli infusori di insulina e sensori del glucosio, gli studi innovativi sul metabolismo, la prevenzione e la cura delle complicanze.
Nel 2007 il diabete è balzato al quarto posto nella classifica mondiale delle cause di morte, una persona ogni dieci secondi nel mondo muore a causa di questa patologia. Nel nostro paese le persone colpite dal diabete hanno prevalentemente un età compresa tra i 55 e i 74 anni, vivono soprattutto in contesti urbani e solo un terzo di essi riesce a tenere sotto controllo la glicemia (i dati si riferiscono allo studio internazionale Dawn Italia).
Il diabete non è però solo una delle patologie più diffuse tra gli adulti, ogni giorno quasi quattro bambini italiani si ammalano di diabete di tipo 1. Il dato è emerso in occasione del secondo convegno internazionale JDFR (Juvenile diabetes research foundation) svoltosi presso il San Raffaele. Secondo gli esperti, per contrastare la diffusione del diabete in età infantile la ricerca è fondamentale, purtroppo, spesso mancano i finanziamenti.
Grazie alle campagne d'informazione che educano ai controlli e agli stili di vita anti diabete (attività fisica e corretta alimentazione) si può ridurre fino al 60 per cento il rischio di diabete di tipo 2, quello che però attualmente preoccupa di più è il diabete giovanile, il tipo 1. Negli ultimi 30 anni la forma di diabete giovanile è cresciuta costantemente. Solo in Italia ogni anno si contano 1.200 nuovi casi di diabete di tipo 1 e già 20 mila ragazzi devono ricorrere quotidianamente a iniezioni di insulina per controllare il livello di zuccheri nel sangue.
In fase di sperimentazione ci sono due tipi di vaccini per il diabete: uno sotto forma di pillole di insulina (che non ha una funzioni di ormone) e uno endonasale (che resta però a livello della mucosa) somministrato ai bambini maggiori di 4-5 anni ritenuti a rischio di sviluppare la malattia. Entrambi hanno lo stesso obiettivo, "impegnare" gli anticorpi contro l'insulina che sono poi la causa della distruzione delle cellule del pancreas produttrici appunto dell'insulina. Secondo le previsioni dei ricercatori, una volta bloccati gli anticorpi si dovrebbe preservare la funzionalità del pancreas.
Lo studio del vaccino per il diabete di tipo 1 sarà condotto nell'ambito del progetto internazionale di ricerca TrialNet, finanziato dal ministero della salute americano, è uno studio internazionale che comprende 3 centri europei, tra cui l'Ospedale San Raffaele di Milano.
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