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Obesità infantile: la luce fra le possibili cause - L'obesità infantile fra le vaie cause potrebbe avere anche un'eccessiva esposizione alle fonti di luce durante le ore notturne

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Obesità infantile: la luce fra le possibili cause

Obesità infantile: la luce fra le possibili cause

L'obesità infantile, un problema in forte crescita soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, fra le vaie cause potrebbe avere anche un'eccessiva esposizione alle fonti di luce durante le ore notturne. Secondo un gruppo di ricercatori della Ohio State University, coordinati da Laura Fonken, una dieta equilibrata e l'attività fisica non bastano per tenere sotto controllo il peso corporeo quando durante le ore notturne (mentre si dorme) si è esposti a delle fonti di luce, questa situazione potrebbe infatti avere un impatto diretto sul metabolismo e di conseguenza sul peso corporeo. I risultati dello studio sono stati pubblicati sui Proceedings of the National Academy of Sciences (Ottobre 2010).

Questo tipo di studio è stato ispirato dai risultati di una ricerca precedente che aveva rilevato una maggiore probabilità di sviluppare malattie cardiache e diabete, patologie che colpiscono prevalentemente le persone in sovrappeso, nei lavoratori notturni. Per condurre la nuova ricerca gli studiosi hanno selezionato alcuni topi tenuti sotto osservazione per otto settimane in due distinte situazioni, con un normale ciclo di alternanza luce-buio (16 ore di luce, 8 di buio), e con 16 ore di luce e 8 di luce fioca. In entrambe le situazioni i topi hanno ricevuto la stessa quantità di cibo e svolto attività fisica, l'unica differenza stava nell'illuminazione dell'ambiente durante le ore notturne.

Dai risultati è emerso che i topi esposti alla luce fiocca durante le ore notturne aumentavano di peso del 50 per cento in più rispetto a quelli tenuti in un normale ciclo luce-buio, questo nonostante la stessa quantità di cibo e pari attività fisica. Secondo i ricercatori la colpa sarebbe proprio della luce che portava i topi a mangiare in momenti "sbagliati" e di conseguenza influendo sul metabolismo.

Randy Nolson, coautore dello studio, spiega che l'attività notturna non modifica solo il metabolismo ma anche l'interazione con le abitudini alimentari. Rimanere svegli durante le ore notturne induce a consumare più cibo durante queste ore quando il metabolismo rallenta, di conseguenza c'è un'alterazione nell'assorbimento delle sostanze.

Secondo l'esperto è plausibile che l'obesità sia correlata con una serie di fattori tra cui il grado di esposizione alla luce. L'aumento dell'obesità infantile potrebbe quindi avere fra le cause anche queste abitudini, in passato i bambini andavano tutti a letto dopo il carosello, oggi invece non è raro che si addormentino anche dopo i genitori.


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