Turni di lavoro, se notturni più rischi di tumore
I turni di lavoro notturni nuocciono alla salute, nelle donne incrementano le probabilità di contrarre un tumore al seno. Alla luce dei risultati di alcune ricerche, il Governo danese ha risarcito 40 donne che lavoravano prevalentemente di notte e che hanno sviluppato un tumore al seno. Il risarcimento è stato concesso in seguito alla decisione della IARC (International Agency for Research on Cancer - Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) di inserire il lavoro notturno fra i fattori di rischio cancro al pari di steroidi, raggi ultravioletti e scarichi dei motori diesel.
Per il momento il Governo danese ha risarcito 40 donne. Le richieste di risarcimento erano superiori ma sono state rifiutate quelle delle pazienti che presentavano altri casi di tumore del seno in famiglia. Il risarcimento è stato concesso in virtù dei risultati di un rapporto stilato dalla IARC e pubblicato sulla rivista scientifica Lancet Oncology (Dicembre 2007). Le conclusioni sono frutto di studi approfonditi, di oltre quaranta scienziati provenienti da dieci Paesi diversi, sul legame tra ritmo circadiano (il ciclo di ventiquattro ore dei processi fisiologici degli esseri viventi) e incidenza del tumore.
Uno degli studi più interessanti risale al 2001. Un gruppo di ricercatori del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle (Usa) aveva rilevato che le lavoratrici che svolgevano turni di notte, rispetto alle colleghe che avevano i turni diurni, presentavano un rischio di tumore al seno del sessanta per cento più elevato. I turni notturni non nuocciono però solo alle donne, in un altro studio si era scoperto che negli uomini che lavorano di notte vi è un rischio di cancro alla prostata maggiore rispetto ai colleghi che lavorano di giorno.
Secondo gli esperti una delle cause è l'alterazione del ritmo sonno-veglia e una minore esposizione alla luce naturale. La chiave di tutto potrebbe risiedere nella ghiandola pineale del cervello, nota anche come epifisi, che grazie all'alternanza ritmata dell'esposizione luce-buio produce l'ormone melatonina. La melatonina agisce sull'ipotalamo ed ha la funzione di regolare il ciclo sonno-veglia ma non solo, questo prezioso ormone è anche un antiossidante che protegge l'organismo dalla formazione di tumori. Le persone che lavorano di notte alterano il bioritmo luce-buio e di conseguenza il cervello non è in grado di produrre dei livelli sufficienti di melatonina con conseguenti ripercussioni sulla salute.
Lavorare di notte potrebbe non aumentare solo il rischio di tumori, le persone che alternano frequentemente turni di lavoro diurni e notturni mettono a dura prova il proprio organismo alterandone il metabolismo. In base ai risultati di una ricerca pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS, Marzo 2008), un'alternanza dei turni di lavoro produce degli squilibri nella concentrazione di zuccheri nel sangue con un conseguente aumento del rischio di diabete, obesità e problemi cardiaci.
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