Dimagrire si! Ma a piccoli passi
Quando si tratta di dimagrire la politica dei piccoli passi è sempre la più fruttuosa. Se poi i chili da perdere sono 3-4, al contrario di ciò che si dice, la circospezione dev'essere massima. Certo con l'avvicinarsi della stagione in cui ci si mostra di più è difficile resistere alla tentazione del "tutto e subito": ma è meglio provarci se si vogliono conseguire risultati durevoli, senza rischi. Ciò premesso non è detto che la strategia della formica non possa dare risultati migliori di quelli che si potrebbero prevedere.
Il vero problema però è l'inattività delle persone che spesso non considerano che di sola dieta non si dimagrisce correttamente.
Facciamo un esempio pratico di ciò che abbiamo affermato:
si consideri il caso di una donna che, da zero, cominci a camminare, mezz'ora, anche non consecutiva, scegliendo di fare a piedi tutti quei piccoli tratti -casa-ufficio, ufficcio-shopping- per i quali in precedenza si servirà del motorino o dell'auto. Si pensi che decida anche di fare a piedi tutte le rampe di scale per le quali normalmente usava l'ascensore. Ora se è vero che un chilo perso o preso corrisponde a sette mila calorie extra, dissipate o assunte, rispetto al bilancio energetico che mantiene il peso costante, all'ipotetica signora, che ogni settimana bruciasse 620 calorie in più di prima, servirebbero 11-12 settimane per perdere un chilo.
Si sappia allora che riprendere, dal nulla, a fare una sia pur leggerissima attività fisica accresce fisiologicamente il consumo della macchina metabolica umana, che potrà consumare più energia anche a riposo, per cui non è da escludere che, con il passare delle settimane, il ritmo della perdita di peso vada ad accelerare un po'.
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