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Allergie e intolleranze: sintomi e cause

Si parla di allergia quando il sistema immunitario reagisce in modo anomalo ad un agente esterno, definito allergene, innocuo per la maggior parte delle persone. Gli allergeni possono essere rappresentati da sostanze molto diverse: polvere, pollini, spore, muffe ma non solo, si può avere una reazione allergica anche a determinati tipi di cibi, alcuni materiali, acari e altri insetti.

Attualmente circa il 10 per cento della popolazione mondiale soffre di allergie o intolleranze, se però si osservano solo i dati relativi ai paesi industrializzati la percentuale sale al 30-40 per cento. Nella maggior parte dei casi l'allergia ha una base ereditaria ed è favorita dalle caratteristiche dell'ambiente in cui si vive: fumo passivo, cattiva qualità dell'aria, il clima e la presenza di alcuni allergeni contribuiscono all'insorgere dei disturbi allergici. Solitamente le allergie si conclamano nei primi 4-5 anni di vita, superata questa fascia d'età l'incidenza tende a diminuire rapidamente.

L'allergia può manifestarsi in diversi modi, fondamentalmente dipende dalla modalità di "contatto" con l'allergene: può essere ingerito, respirato o ci può essere un contatto diretto con la pelle. Le allergie possono dare sia dei sintomi localizzati (oculorinite, asma, sindrome orale allergica, dermatite atopica, reazioni gastro-intestinali) sia generalizzati (shock anafilattico, orticaria / angioedema).

Sintomi allergia

La gamma dei sintomi varia con l'età: nella prima infanzia si ha una sensibilizzazione soprattutto verso il latte di mucca e le proteine dell'uovo, in età pre-scolare e scolare è più frequente la sensibilizzazione agli acari della polvere, ai peli di gatto e ad altri allergeni presenti in luoghi chiusi, verso l'adolescenza aumentano le riniti allergiche stagionali (febbre da fieno) e la sensibilizzazione alle allergie da polline.

Sintomi rinite allergica (allergia ai pollini)

La rinite allergica, nota anche come raffreddore allergico e alcune volte, impropriamente, come "febbre da fieno", può dare dei sintomi temporanei o persistenti a seconda della forma in cui si presenta. Esiste una forma temporanea (o stagionale) e una persistente. La forma classica di rinite allergica stagionale è l'allergia ai pollini, le persone che presentano una certa sensibilizzazione ai pollini delle piante sono particolarmente esposti nel periodo della fioritura. Fra i sintomi della pollinosi troviamo raffiche di starnuti, naso che cola (rinite) o congestionato, a questi si associano occhi che prudono e lacrimano, si può provare inoltre una forte sensazione di prurito al palato, alle orecchie e al naso. In seguito all'accumulo del muco nei seni paranasali si può avere dolore mandibolare e cefalea (mal di testa). Se la pollinosi non viene trattata adeguatamente vi è il rischio di sviluppare una forma di asma allergica (asma bronchiale allergica).

La forma di rinite allergica persistente, una variante meno frequente, è legata a una certa sensibilità ad allergeni sempre presenti quali: forfore animali (presenti se nella casa in cui si vive ci sono animali), acari della polvere e muffe. I sintomi sono analoghi a quelli della forma precedente ma in più vi è la possibilità che possano evolvere in: sinusite allergica acuta e cronica, poliposi nasale, dermatite desquamativa ai lati del naso (secondaria alla frequenza del soffiarsi il naso).

Sintomi allergia agli animali

I sintomi più comuni sono: raffreddore, congiuntivite e forte asma. In determinati casi la persona allergica può avere addirittura una reazione di shock. Un graffio, di gatti o cani, può provocare irritazioni e gonfiori della pelle di natura allergica.

Sintomi allergia al lattice

Normalmente l'allergia al latice si manifesta dopo il contatto diretto della pelle, o della mucosa, con materiali contenenti lattice. I sintomi più comuni, causati da un contato diretto con la pelle, sono: orticaria localizzata con prurito, arrossamento e/o gonfiori più o meno importanti. Circa il 50 per cento delle persone con questa allergia reagisce al lattice anche senza contatto diretto, in questi casi si possono manifestare dei sintomi alle vie respiratorie quali asma e raffreddore allergico, in determinati casi si possono avere anche occhi arrossati e pruriginosi.

Quando gli allergeni vengono assorbiti dalla pelle essi si diffondono in tutto l'organismo attraverso la circolazione sanguigna, questi possono poi causare orticaria su tutto il corpo e gonfiore alle labbra. In alcuni casi possono insorgere anche gravi reazioni anafilattiche: calo della pressione, perdita dei sensi e arresto cardiaco.

Sintomi allergia ai farmaci

Sebbene in alcuni casi le reazioni allergiche ai farmaci sono per lo più innocue, per esempio un semplice arrossamento al braccio, ci sono delle situazioni che possono risultare gravi e pericolose. Anche nel primo caso il medico che ha prescritto il farmaco andrebbe comunque avvisato in modo che possa valutare se è il caso di proseguire la cura con quel medicinale o no. Se dopo l'assunzione di un farmaco, anche a distanza di alcune ore, si manifestano pomfi e orticaria (macchie rosse), affanno o collasso, bisogna immediatamente interrompere l'assunzione del medicinale e avvisare il proprio medico. Stesso accorgimento va preso nel caso di formazione di vesciche, di alterazioni della cute iniettate di sangue o se improvvisamente sale la febbre. Normalmente i sintomi possono comparire nel giro di poche ore, sopratutto se il farmaco è già stato assunto in precedenza, ma in alcuni casi possono trascorrere anche diversi giorni.

Allergia alimentare o intolleranza?

Quando si parla di allergie bisogna stare attenti a non confonderle con le intolleranze, un'allergia alimentare è infatti diversa da un'intolleranza alimentare. Sebbene le reazioni negative agli alimenti possono essere causate da allergia alimentare o intolleranza alimentare e talvolta i sintomi che ne derivano porterebbero portare ad accomunarle, le due patologie sono differenti.

Attualmente, per definire quei disturbi legati all'ingestione del cibo, si utilizza il termine generico "reazione avversa al cibo", poi però bisogna distinguere tra allergie e intolleranze. Mentre le allergie sono mediate da meccanismi immunologici, le intolleranze non sono provocate dal sistema immunitario.

La reazione allergica compare quasi immediatamente. Dopo aver ingerito il cibo "colpevole" i primi sintomi si possono notare nel giro di qualche minuto, al massimo qualche ora. Le intolleranze, invece, dipendono da un progressivo accumulo di sostanze infiammatorie nell'organismo e il tempo di scatenamento è molto più lungo. Riassumendo possiamo dire che l'intolleranza alimentare coinvolge il metabolismo ma non il sistema immunitario.

Sebbene molte persone che hanno delle reazioni avverse ai cibi ritengono di essere "allergiche", l'allergia alimentare ha un'incidenza intorno al 2 per cento della popolazione adulta, nella maggior parte dei casi si tratta quindi di un'intolleranza alimentare. Un classico esempio di intolleranza alimentare è l'intolleranza al latte: le persone che ne sono affette hanno una carenza di lattasi, l'enzima digestivo che scompone lo zucchero del latte (il lattosio).

Sintomi allergia alimentare

Una delle reazioni più frequenti, ma comunque innocua, è la sindrome allergica orale (SOA): subito dopo l'ingestione di un determinato alimento si avverte prurito a labbra e gola, una sensazione di intorpidimento sul palato e in bocca, gonfiore alle labbra (labbra gonfie), alla lingua e alle mucose della gola e delle guance. In alcune persone si possono verificare coliche gastriche, crampi addominali ,diarrea e vomito. Altri possibili sintomi riconducibili all'allergia alimentare sono: orticaria, eczemi, attacchi d'asma e, nei casi più gravi, shock anafilattico.

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