Allergie alimentari, prevenirle grazie ad una molecola
Le allergie alimentari potrebbero essere contrastate grazie ad una molecola, l'interleuchina-12. Le proprietà in ambito alimentare di questa molecola sono state esaminate in uno studio condotto da Claudio Nicoletti, coordinatore del gruppo di immunologia delle mucose dell'Istituto di Ricerca Alimentare presso Norwich (Gran Bretagna), in collaborazione con Eugenio Bertelli dell'Università di Siena. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sul Journal of Allergy and Clinical Immunology (Luglio 2007).
In seguito ad alcuni esperimenti condotti su dei topolini da laboratorio, i ricercatori hanno notato che l'interleuchina-12 era in grado di proteggere da reazioni allergiche ai cibi, inoltre, provando ad eliminare la molecola in topolini resistenti a queste allergie, i piccoli animali manifestavano il disturbo allergico. Una scoperta che in futuro potrebbe portare a dei trattamenti mirati basati sull'inteleuchina-12 o molecole analoghe che aiuterebbero a risolvere i problemi di allergie alimentari sempre più diffusi nella popolazione.
Le allergie alimentari rappresentano un crescente problema nei paesi occidentali che interessa dal 4 al 6 per cento della popolazione a seconda delle età. La gravità di alcune forme che mette a repentaglio la vita dei pazienti obbliga questi ad una costante sorveglianza sugli alimenti ingeriti e spesso a rinunce che ne limitano la vita sociale. Attualmente l'unico valido trattamento per questi pazienti è la prevenzione.
Gli studi condotti fino ad oggi hanno esaminato soprattutto i meccanismi immunologici che stanno alla base dello sviluppo delle ipersensibilità. Purtroppo si sa ancora tropo poco sulle interazioni fra allergeni ed epitelio intestinale. E' chiaro che una certa quantità di allergene deve sfuggire alla digestione intestinale per poter rimanere in forma immunologicamente attiva. Inoltre è noto che l'epitelio intestinale è costituito principalmente da cellule assorbenti che dovrebbero degradare gli allergeni nei comparti endo-lisosomiali. Come queste molecole sfuggano a quest'ultimo passaggio non è chiaro.
Durante alcuni esperimenti sono stati esaminati gli allergeni in animali normali, in animali sensibilizzati ed in animali allergici. Gli esperti hanno esaminato quali tipi di cellule erano maggiormente coinvolte nel trasporto degli allergeni (principalmente enterocita e cellula M) e attraverso l'uso di particolari markers delle vie endocitiche hanno analizzato se il trasporto attraverso le cellule subisce delle modificazioni a seguito della sensibilizzazione.
Lo studio condotto da Nicoletti e Bertelli ha evidenziato l'importanza dell'interleuchina-12 in quanto grazie ad essa sembrerebbe possibile impedire la comparsa della reazione allergica. Per la prima volta si è quindi identificata una molecola in grado di agire efficacemente nella regolazione della risposta immunitaria, una scoperta che, se confermata, in un futuro non molto lontano porterà alla realizzazione di nuove terapie anti-allergiche.
Allergie e intolleranze alimentari
Spesso si fa confusione fra allergie e intolleranze alimentari. La reazione negativa al cibo è spesso erroneamente definita allergia alimentare. In molti casi è provocata da altre cause come un'intossicazione alimentare di tipo microbico, un'avversione psicologica al cibo o un'intolleranza ad un determinato ingrediente di un alimento.
L'allergia alimentare è una forma specifica di intolleranza ad alimenti o a componenti alimentari che attiva il sistema immunitario. Un allergene (proteina presente nell'alimento a rischio che nella maggioranza delle persone è del tutto innocua) innesca una catena di reazioni del sistema immunitario tra cui la produzione di anticorpi. Gli anticorpi determinano il rilascio di sostanze chimiche organiche, come l'istamina, che provocano vari sintomi: prurito, naso che cola, tosse o affanno. Le allergie agli alimenti o ai componenti alimentari sono spesso ereditarie e vengono in genere diagnosticate nei primi anni di vita.
L'intolleranza alimentare coinvolge il metabolismo ma non il sistema immunitario. Un tipico esempio è l'intolleranza al lattosio: le persone che ne sono affette hanno una carenza di lattasi, l'enzima digestivo che scompone lo zucchero del latte.
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