Allergie alimentari: nuove regole per le etichette
In Italia due persone su cento soffrono di qualche forma di allergia o intolleranza alimentare. A volte ci si trova in difficoltà mentre si fa la spesa in quanto spesso sulle etichette dei prodotti non vengono riportati eventuali ingredienti potenzialmente pericolosi per certe persone.
A tutela dei consumatori che presentano forme di allergie e intolleranze, la Comunità Europea ha diramato una Direttiva: 2000/13/CE, modificata dalla Direttiva 2003/89/CE, recepita dalla nostra legislazione con la Legge 62 del 18 aprile 2005.
Questa norma obbliga i produttori a evidenziare sull'etichetta eventuali ingredienti, anche se presenti in minima parte, che possano creare intolleranze o allergie alimentari. Questa normativa è entrata in vigore il 25 novembre 2003, per consentire un adeguamento di tutti i produttori, la vendita di alimenti con etichette di vecchio stampo è stata consentita fino allo scorso 25 novembre. Nei vari scafali dei negozi è comunque possibile reperire alimenti con la vecchia etichetta in quanto etichettati precedentemente al 25 novembre 2005, questa condizione si verificherà ancora per qualche mese fino a quando non finiranno le scorte, dopo di che saranno presenti solo alimenti con la nuova etichetta.
Sulle nuove etichette, le sostanze allergiche che dovranno essere indicate sono le seguenti: uova, pesce, crostacei, arachidi, soia, latte, cereali contenenti glutine, frutta a guscio, sedano senape sesamo, anidride solforosa e solfiti in questo caso però solo se superiore a 10 mg/Kg o ml.
Queste nuove direttive non riguardano però i prodotti freschi, quelli che si acquistano al bar, in gelateria, o sul menu dei ristoranti.
Molto più avanti rispetto al vecchio continente sono altri paesi come gli Stati Uniti, l'Australia e la Nuova Zelanda, dove le leggi relative alle etichette alimentari tendono a tutelare maggiormente il cittadino. In tutti i prodotti confezionati c'è l'obbligati di riportare sull'etichetta gli ingredienti e i quantitativi. Inoltre anche i ristoranti e i luoghi pubblici hanno l'obbligo di esporre i dati relativi agli ingredienti degli alimenti che vendono.
Beppe Riccardi, responsabile del settore alimentazione del Movimento Consumatori, ha evidenziato come la loro associazione ha sempre appoggiato le iniziative volte a migliorare la trasparenza delle informazioni relative al campo alimentare. Inoltre, invita i consumatori a prestare particolare attenzione alla correttezza delle etichettature, qualora riscontraste delle irregolarità potete mettervi in contatto con l'associazione attraverso il numero verde 800.774.770.
Approfondimenti sull'argomento
Cerca nel sito
Se non hai trovato quello che ti serve, o vuoi maggiori informazioni, utilizza il motore di ricerca