Dieta in gravidanza: arachidi (noccioline)
Si sa che l'alimentazione durante il periodo della gestazione è molto importante per la salute dei piccoli, un novo studio esamina il possibile legame fra dieta in gravidanza e allergia agli arachidi. Secondo il pediatra Scott Sicherer, specialista presso l'Istituto di allergie alimentari del Mount Sinai Hospital (New York), le mamme che consumano noccioline americane durante il periodo della gravidanza incrementerebbero la possibilità che in futuro si sviluppino delle allergie nei figli. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sul Journal of Allergy and Clinical Immunology (Novembre 2010).
Scott Sicherer ha raccolto una serie di dati su 503 bambini, con un'età compresa tra i tre e i quindici mesi, con potenziali allergie all'uovo e al latte o colpiti da eczema, fattori notoriamente associati ad una maggior probabilità di sviluppare anche un'allergia alle arachidi. Anche se nessun bambino presentava un'allergia alle arachidi al momento dell'ingresso nello studio, attraverso dei test allergici si è scoperto che ben 140 bambini presentavano una forte sensibilità alle noccioline. Incrociando i risultati dei test allergici con il consumo di arachidi durante la gravidanza si è rilevata una forte correlazione, l'allergia alle arachidi era più probabile nei figli nati da donne che mangiavano più spesso questo frutto secco durante il periodo della gestazione.
Il pediatra evidenzia comunque che i piccoli esaminati nello studio facevano parte di una categoria a rischio. I bambini che hanno sviluppato l'allergia alle arachidi presentavano già altre allergie e con una forte familiarità in partenza nei confronti della patologia. L'esperto spiega che se in famiglia non ci sono casi di allergia, salvo altre indicazioni del medico, non ci sono particolari ragioni per eliminare le arachidi dalla dieta della gestante.
Sicherer invita quindi a non allarmarsi più del dovuto ma allo stesso tempo spiega che l'allergia alle arachidi è seria, di solito non scompare e in alcuni casi può essere perfino fatale. Se i dati di questo studio saranno confermati si avrebbe un'arma in più per diminuire la probabilità di allergia nei bambini a rischio, un tipo di allergia che negli ultimi anni è in continuo aumento.
E' bene precisare che i risultati di questo studio potrebbero essere affetti da errori in quanto i dati sono frutto anche dell'analisi di una serie di domande poste alle madri le quali hanno dato delle risposte non sempre precise a causa della difficoltà nel ricordare l'effettivo comportamento alimentare. Inoltre, i dati dimostrano un maggior rischio di positività ai test allergici che potrebbe non essere automaticamente segno di allergia di grado severo. I risultati rimangono in ogni caso interessanti anche se non sono sufficienti per suggerire alle future madri, con familiarità alle allergie, di evitare le noccioline in gravidanza. Tuttavia, nell'incertezza, una certa prudenza è consigliabile.
Un ultimo aspetto da tenere in considerazione riguarda il paese dove è stato condotto lo studio. In America si fa un largo uso di burro di arachidi (un alimento ricavato dalla macinatura di semi di arachidi), un alimento poco diffuso nell'alimentazione degli italiani e di conseguenza nella dieta delle donne in gravidanza. Molti anglosassoni utilizzano il burro di arachidi come noi potremo utilizzare la marmellata a colazione, si può quindi comprendere l'elevato quantitativo di arachidi, anche se sotto una forma trasformata, che le donne americane potrebbero aver assunto affinché si innescasse la forte sensibilità alle noccioline nei bambini.
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