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Autismo: sintomi, cause e terapia

L'autismo è una sindrome caratterizzata dalla presenza di deficit specifici collegati a disordini del neurosviluppo, i bambini autistici presentano difficoltà nell'interazione sociale, nella comunicazione e presentano dei comportamenti e interessi ristretti e ripetitivi. I Disturbi dello Spettro Autistico (Autism Spectrum Disorders, ASD) sono quindi caratterizzati da una compromissione di due specifiche aree dello sviluppo: una relativa agli interessi e le attività e una relativa alle capacità di comunicazione e interazione sociale. Questi disturbi esordiscono nei primi anni di vita e coinvolgono l'intero sviluppo mentale del bambino.

Secondo alcuni studi epidemiologici, i Disturbi dello Spettro Autistico interessano prevalentemente i maschi rispetto alle femmine, vi è un rapporto di circa 5 a 1. I dati relativi agli USA parla di un'incidenza della sindrome, in tutte le sue varianti compreso "l'autismo lieve", di 1 bambino ogni 68. Per quanto riguarda l'Europa l'incidenza è stimata intorno allo 0,65 per cento.

Sintomi autismo

Riconoscere i primi sintomi dell'autismo, quando il bambino è ancora piccolo, non è facile. Nel corso di alcune indagini si è scoperto che il pianto del bambino autistico presenta delle differenze rispetto a quelle di un bimbo sano, altri ricercatori stanno invece valutando la possibilità di individuare la sindrome precocemente (già dai primi giorni dopo la nascita) mediante un test dello sguardo, ad oggi però una diagnosi precisa arriva solitamente intorno al quarto anno di vita.

In alcuni casi i genitori capiscono fin da quando i loro figli sono piccolissimi che qualcosa non va, queste situazioni sono molto importanti perché si riesce ad intervenire precocemente migliorando notevolmente la qualità della vita presente e futura dei bambini.

Di seguito elenchiamo alcuni sintomi e segnali che dovrebbero allertare i genitori, la presenza di alcuni di questi sintomi non devono comunque far saltare a conclusioni affrettate ma sono importanti per avviare ulteriori accertamenti da parte degli specialisti.

Sintomi comuni e maggiormente rilevati in ambito scientifico

  • Assenza di risposta al sorriso sociale

  • Assenza del comportamento di allungarsi per essere preso in braccio

  • Assenza di gesti comunicativi come indicare, salutare con la mano ecc.

  • Assenza di comportamenti appropriati per richiamare l'attenzione degli altri

  • Assenza del comportamento imitativo

  • Assenza di risposte di orientamento a stimoli sonori o al proprio nome, anche se pronunciato da persone famigliari

  • Difficoltà ad instaurare contatto oculare

  • Difficoltà a seguire con lo sguardo oggetti in movimento

  • Difficoltà a esternare manifestazioni di affetto o a riceverle da altre persone

  • Difficoltà a seguire con lo sguardo il movimento di indicare delle altre persone

  • Difficoltà a mettere in atto giochi con altri bambini

  • Difficoltà a richiedere aiuto o oggetti/attività desiderati

I sintomi riconducibili a un disturbo dello spettro autistico variano in molti casi con l'età, solitamente si identificano due periodo ben precisi: prima e dopo i due anni di vita.

Si consiglia il consulto di uno specialista se il bambino, al compimento del primo anno, non presenta nessuna lallazione, presenta scarsa gestualità (non saluta con la mano, non indica con il dito quando vuole qualcosa, non mostra gli oggetto che raccoglie, ecc.), non ha il sorriso sociale (che si ha in risposta a stimoli visivi o acustici), non manifesta gioia, non "risponde" quando chiamati per nome. Al compimento del secondo anno, un bambino dovrebbe già pronunciare alcune parole e frasi semplici composte da due parole (es. mamma papa), in alcuni bambini autistici di questa età le uniche frasi e parole presenti sono unicamente quelle dette per imitazione o ripetute dopo averle sentite pronunciare da un adulto o dalla televisione (non nascono quindi da una necessità del bambino).

Superati i due anni gli indicatori da prendere in considerazione rientrano in tre ambiti principali: abilità sociali, linguistiche e comunicative. Vi sono inoltre dei comportamenti ristretti e stereotipati.

I bambini autistici, nella maggior parte dei casi, non sono interessati alle altre persone o a ciò che gli accade intorno, non riescono, perché non sanno come fare, ad entrare in contatto con le altre persone (difficilmente fanno amicizia e giocano con gli altri bambini), preferiscono evitare il contatto fisico (non vogliono essere presi in braccio ne toccati), non fanno giochi di finzione (per esempio far finta di parlare al telefono), non fanno giochi di gruppo e non usano i giochi e gli oggetti in modo creativo (es. una scatola di cartone come macchina), quando gli altri parlano fanno finta di non sentire e non mostrano interesse per l'interlocutore.

Cause autismo

Attualmente le cause dell'autismo sono ancora ignote, secondo diversi studi alla base della patologia c'è sia una componente genetica che ambientale. Ad oggi, nessuno studio scientifico ha dimostrato una relazione diretta tra autismo e vaccini, sono invece diversi quelli che hanno concluso che l'inquinamento può incrementare il rischio di Disturbi dello Spettro Autistico. Si è inoltre scoperto che un eccesso di vitamina B12 (si parla di livelli superiori di quattro volte quelli consigliati) potrebbe incrementare il rischio di autismo mentre un buon apporto di acido folico contribuisce a prevenirlo riducendo del 40 per cento il rischio. Altri comportamenti della madre durante le settimane di gravidanza sono stati poi messe in relazione con la patologia, bisognerebbe stare attenti sia all'assunzione di antidepressivi in gravidanza che al fumo di sigaretta.

Terapia autismo

Sebbene non esista una cura per l'autismo ci sono delle terapie che possono migliorare notevolmente la qualità della vita dei bambini autistici e, di conseguenza, della famiglia. Per via della variabilità e complessità dei sintomi non esiste un intervento esclusivo e specifico generale, il percorso terapeutico deve essere personalizzato sul singolo caso e deve evolversi e modificarsi in funzione dell'evoluzione e dei cambiamenti, in itinere, del disturbo. L'Istituto Superiore di Sanità, nel 2011, per migliorare e dare un supporto competente a tutte le famiglie ha stilato delle Linea Guida per il Trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti.

Alcuni percorsi terapeutici sono più efficaci di altri, diverse indagini hanno evidenziato che i trattamenti di natura comportamentale e le strategie e le tecniche che si basano sui principi della psicoterapia cognitiva sono quelli che danno i risultati migliori. L'obiettivo del percorso terapeutico è quello di incrementare la comunicazione del bambino, arricchire l'interazione sociale e facilitare l'ampliamento degli interessi attraverso anche il gioco e il problem-solving, alcuni interventi sono poi utili per favorire la stabilità attentiva e il comportamento intenzionale, la comprensione di sé e dell'altro, il riconoscimento e la differenziazione delle emozioni.

Nella percorso terapeutico anche i familiari svolgono un ruolo molto importante. Il coinvolgimento attivo dei genitori, guidati e istruiti dai professionisti, si è dimostrato molto efficace in quanto quotidianamente applicano delle tecniche e comportamenti utili a favorire lo sviluppo e le capacità comunicative del figlio.

Più precocemente si interviene maggiori saranno i risultati che si possono ottenere con la terapia, la diagnosi precoce è molto importante perché si può intervenire quando ancora le strutture encefaliche non hanno assunto una definita specializzazione funzionale e le funzioni mentali, di conseguenza, sono in fase di attiva maturazione e differenziazione.

Approfondimenti e Pubblicazioni Scientifiche relative all'Autismo


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