Gravidanza: con acido folico meno rischi di autismo infantile
L'acido folico, o vitamina B9, assunto sia durante la gravidanza che prima del concepimento è molto importante per ridurre i rischi di gravi malformazioni nel neonato. Secondo un recente studio l'acido folico sembrerebbe anche efficace nel ridurre del 40 per cento il rischio di autismo infantile. I nuovi benefici dell'acido folico sul nascituro sono stati dimostrati da uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della Columbia University in collaborazione con un team del Norwegian Institute of Public Health di Oslo. I risultati sono stati pubblicati sul Journal of the American Medical Association (Association Between Maternal Use of Folic Acid Supplements and Risk of Autism Spectrum Disorders in Children - doi: 10 1001 / jama 2012 155925 - Febbraio 2013).
Secondo quanto scoperto dai ricercatori l'assunzione di acido folico da quattro settimane prima a otto settimane dopo il concepimento contribuirebbe a ridurre del 40 per cento il rischio autismo infantile. Si è giunti a questa conclusione dopo aver analizzato i dati di oltre 85 mila bambini, nati tra il 2002 e il 2008 e seguiti mediamente fino al compimento del sesto anno, coinvolti nel Norwegian Mother and Child Cohort Study (MoBa).
Al termine del periodo di follow-up a 270 bambini è stato diagnosticato un disturbo dello spettro autistico, 56 dei quali affetti da Sindrome di Asperger (un disturbo pervasivo dello sviluppo imparentata con l'autismo con il quale però non condivide i ritardi dello sviluppo cognitivo e del linguaggio). Incrociando le varie informazioni si è rilevato che i figli nati dalle madri che assumevano l'acido folico, sia prima del concepimento che durante la gestazione, presentavano un'incidenza dell'autismo pari allo 0,10 per cento contro lo 0,21 per cento dei bambini nati dalle donne che non avevano assunto la vitamina B9. Tale riduziine non è però stata rilevata per i casi di Sindrome di Asperger.
Per diminuire il rischio di autismo infantile, anche se attualmente non si hanno ancora abbastanza informazioni per spiegare il rapporto di causa effetto, i medici consigliano l'assunzione di acido folico, una pratica comunque consigliata anche per prevenire altri possibili problemi per i nascituri.
l'acido folico prima della gravidanza. Se si inizia l'assunzione dopo il concepimento si riducono notevolmente gli effetti protettivi forniti da questa preziosa vitamina, la perdita di protezione è tanto maggiore quanto più tardi si inizia l'assunzione. E' vivamente consigliata l'assunzione già da tre mesi prima del concepimento, ben 8 settimane prima di quanto suggerito dai risultati di questo nuovo studio. Grazie a un buon apporto di acido folico si riducono notevolmente i rischi di malformazioni della colonna e della testa del bambino (difetti del tubo neurale). Il tubo neurale, che dà origine al cranio e alla colonna vertebrale, si chiude normalmente entro i primi 30 giorni dal concepimento, in questo lasso di tempo molte donne non si sono ancora accorte di essere incinta ed è per questo motivo che è molto importante (quando la gravidanza è cercata) iniziare l'assunzione dell'acido folico prima del concepimento.
Anche se attualmente non si conoscono bene tutte le cause dell'autismo infantile ci sono delle situazioni che la madre potrebbe prevenire per ridurre il rischio. Oltre all'assunzione dell'acido folico, come suggerito da questo nuovo studio, bisognerebbe evitare le are inquinate (lo smog sembrerebbe essere tra le possibili cause), bisognerebbe non fumare in gravidanza (evitando anche il fumo passivo) e, se si è in sovrappeso, cercare di ridurre il peso prima della gravidanza (un'accortezza che serve anche per diminuire eventuali complicazioni nel parto e nella gestazione).
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