Proprietà uva nella prevenzione del morbo di Alzheimer
Fra le proprietà dell'uva ci sarebbe anche quella di migliorare alcune funzioni cognitive e, di conseguenza, prevenire l'insorgenza del morbo di Alzheimer. Attualmente, nonostante gli enormi progressi in campo medico, non esiste ancora una cura per l'Alzheimer risolutiva. Ogni elemento in grado di contrastare l'insorgenza, o comunque rallentarne l'evoluzione, è quindi cruciale per migliorare la salute del paziente. Una buona notizia arriva dai laboratori della University of California, le persone che presentano un decadimento precoce della memoria hanno grande giovamento da una dieta che prevede un consumo di uva corrispondente a due tazze al giorno per sei mesi. I risultati dell'indagine sono stati pubblicati sulla rivista Experimental Gerontology (Examining the impact of grape consumption on brain metabolism and cognitive function in patients with mild decline in cognition: A double-blinded placebo controlled pilot study - Doi: 10.1016/j.exger.2016.10.004).
Joy (Joo Yeon) Lee, prima autrice dello studio, spiega che un consumo quotidiano di uva, alla portata di tutti in quanto si parla di 72 g al giorno, aiuta a mantenere attivo il metabolismo cerebrale con un conseguente miglioramento della memoria. Un processo chimico fisico che contribuisce ad allontanare lo spettro dell'Alzheimer. Molti alimenti sono stati associati a benefici per l'organismo, spesso però bisogna consumarne dei quantitativi elevati che rendono la loro integrazione "terapeutica" poco pratica in una dieta normale. Tali studi sono comunque importanti perché permettono di individuare delle sostanze che possono essere sintetizzate e successivamente somministrate sotto forma di integratori. In altri casi, si scopre invece che possono bastare delle porzioni "normali" per ottenere importanti effetti terapeutici sul nostro organismo.
Per condurre l'indagine sono state selezionate dieci persone che presentavano un iniziale calo della memoria. In maniera causale, i volontari sono stati suddivisi in due gruppi: a un gruppo è stata somministrata una capsula contenente un concentrato di uva sotto forma di polvere (equivalente a 72 grammi di uva in acini), all'altro è stato invece dato un placebo, simile per forma e sapore, privo di alcune sostanze presenti nell'uva (i polifenoli). La capsula andava presa tutti i giorni per un periodo di sei mesi. All'inizio della sperimentazione, tutti i partecipanti sono stati sottoposti ad una PET (dall'inglese Positron Emission Tomography) per valutare l'attività metabolica cerebrale e ad una serie di test per misurare le performance cognitive, tali esami sono stati poi ripetuti a distanza di sei mesi.
L'analisi dei dati raccolti ha evidenziato che le persone che avevano assunto la capsula con l'estratto di uva, presentavano un migliore metabolismo cerebrale del glucosio in quelle aree che di solito sono colpite per prime dalla neurodegenerazione (la morte dei neuroni) dovuta all'Alzheimer. Tali persone hanno inoltre ottenuto un notevole miglioramento della memoria di lavoro a breve termine (MBT) e dell'attenzione.
Secondo gli esperti, i benefici sarebbero da ricondurre ad alcune sostanze naturali, presenti in abbondanza nell'uva, note come polifenoli. Queste molecole, contribuendo a promuovere l'attività antiossidante e anti-infiammatoria, aiutano a proteggere il cervello in vari modi: riducono lo stress ossidativo causato dai radicali liberi, migliorano il flusso sanguigno e contribuiscono a mantenere in equilibrio determinate sostanze chimiche cruciali per la memoria.
Grazie a questo studio pilota, uno studio condotto su un ristretto numero di persone, sono state raccolte importanti prove a sostengo del ruolo benefico dell'uva per la salute neurologica e cardiovascolare. I dati dovranno ora essere confermati nel corso di uno studio clinico più ampio, ci sono però tutte le carte in regola per allungare la lista delle proprietà benefiche dell'uva.
Proprietà benefiche dell'uva e valori nutrizionali
Proprietà uva
Lo studio condotto dai ricercatori californiani non è l'unico che ha rilevato un potenziale effetto anti Alzheimer derivante dal consumo dell'uva. Sono infatti numerose le ricerche che hanno individuato nel resveratrolo, uno dei polifenoli del frutto, un potente alleato nella lotta alla malattia neurodegenerativa. Alcune indagini hanno ad esempio osservato che il resveratrolo contrasta il deterioramento cognitivo lieve, un deficit della memoria e dell'apprendimento di per sé non particolarmente grave ma che potrebbe nel tempo evolvere (in alcuni casi è un passaggio che precede il morbo di Alzheimer). Il resveratrolo contenuto nell'uva si è inoltre dimostrato più efficace nel controllare il metabolismo ossidativo dell'Alzheimer rispetto ad altri alimenti quali ad esempio il tè verde.
Una ricerca dell'Università del Michigan, che ha indagato sugli effetti di un regolare consumo del frutto, ha invece scoperto che un grappolo di uva al giorno può essere utile contro l'ipertensione. Basterebbe un consumo quotidiano di uva per avere, dopo circa 4 mesi, una riduzione della pressione sanguigna, un miglioramento nella funzionalità cardiaca, una riduzione delle infiammazioni e dei danni a carico del cuore. Secondo alcuni esperti, per avere dei risultati paragonabili ad alcuni farmaci antipertensivi, bisognerebbe però consumare quantitativi di uva eccessivi dal punto di vista dietetico, ciò nonostante, l'integrazione nella dieta può comunque contribuire, insieme ad altri alimenti, a migliorare la salute del muscolo cardiaco.
Quasi tutti sanno che contro la stipsi le prugne possono essere delle valide alleate, in pochi però sanno che anche l'uva aiuta in caso di stitichezza. Assunta la mattina a colazione, grazia agli zuccheri, agli acidi carbossilici e alla cellulosa contenuta nella buccia, contribuisce a rendere più tonici i muscoli dell'intestino migliorando l'evacuazione. Mangiare regolarmente uva può quindi aiutare in caso di stitichezza e intestino pigro. Visto questo effetto lassativo, chi soffre di diarrea dovrebbe di conseguenza evitare il consumo di uva, in particolar modo quella rossa.
Oltre che nel frutto e nella buccia, anche nei semi sono presenti sostanze potenzialmente utili per la salute. Un estratto dei semi di uva si è dimostrato efficace contro alcune cellule tumorali del seno e del colon retto. I semi d'uva possono inoltre aumentare l'efficacia di alcuni farmaci chemioterapici utilizzati contro le cellule tumorali del colon.
Uva: proprietà nutrizionali
Quante calorie apportano 100g di uva fresca? Le calorie sono circa 60, esse sono costituite per un 96 per cento da carboidrati, per un 3 per ceno da proteine e per il restante 1 per cento da lipidi. L'uva è costituita prevalentemente da acqua, in 100 grammi di prodotto sono presenti circa 80,3 grammi d'acqua. Ci sono poi all'incirca 15,6 grammi di zuccheri solubili (il quantitativo può variare notevolmente a seconda del clima dove viene coltivata e dalla varietà), 1,5 grammi di fibre, 0,5 grammi di proteine, 0,1 grammi di lipidi e 2 grammi suddivisi tra diverse sostanze secondarie.
Nell'uva sono presenti anche diversi minerali e vitamine, 100 grami di prodotto apportano: 192 g di potassio, 27 mg di calcio, 0,12 g di zinco, 6 mg di vitamina C, 4 mg di fosforo, 4 mg di fosforo, 1 mg di sodio, 0,4 mg di niacina, 0,4 mg di ferro, 0,27 mg di rame, 0,03 mg di riboflavina, 0,03 mg di tiamina, 14,6 µg vitamina K e 4 µg di vitamina A (nota anche come retinolo).
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