Presbiopia: tre tecniche laser per recuperare diottrie
Già da alcuni anni anche le persone affette da presbiopia possono sottoporsi ad un trattamento laser per recuperare alcune diottrie. Anche se la presbiopia può essere corretta in vari modi: lenti monofocali, lenti bifocali, lenti progressive multifocali e lenti a contatto; per comodità una persona potrebbe decidere di sottoporsi ad un intervento per non essere più schiavo delle lenti. In occasione del meeting annuale dell'American Academy of Ophthalmology (Ottobre 2010) sono stati presentati i risultati di tre nuove tecniche laser in grado di curare la presbiopia.
Un gruppo di ricercatori dell'Università del Kansas (Stati Uniti), coordinati da Daniel Durrie, hanno messo a punto una tecnica che prevede la creazione di una piccola tasca all'interno della cornea in cui viene inserito un anello opaco con un piccolo buco in mezzo per far passare la luce del laser. Grazie a questa procedura si riesce a colpire con il laser la parte posteriore della retina riducendo la presbiopia e di conseguenza migliorando la capacità visiva da vicino. Questa tecnica per il momento è stata sperimentata con ottimi risultati su 153 volontari.
Una tecnica simile a quella americana è stata messa a punto anche in Grecia presso l'ospedale di Creta. In questo caso, oltre all'intervento laser, la procedura prevede l'inserimento nella cornea di micro-lenti che aumentano la nitidezza delle immagini visualizzate.
Presso l'Università di Heidelberg, in Germania, un gruppo di ricercatori ha invece utilizzato il laser per rimodellare la forma della cornea al fine di eliminare il difetto visivo. Mike Holzer, coordinatore dello studio tedesco, spiega che gli effetti dell'intervento hanno una durata di almeno due anni e il rischio di infezione è molto basso.
Anche in Italia da alcuni anni si effettuano degli interventi laser per curare questo difetto della vista che arriva con l'età. Presso quattro strutture specializzate situate a Roma, Rovigo, Vicenza e Chiet, si applica la tecnica sclerale per curare la presbiopia. Questo particolare tipo di operazione prevede alcune ablazioni sulla "sclera", la membrana fibrosa opaca che costituisce i cinque sesti della tunica esterna dell'occhio e provvede a proteggere il globo oculare. Ampliando la sclera si riesce a ricreare lo spazio necessario al cristallino per mettere a fuoco le immagini da vicino. Nella correzione della presbiopia le tecniche sclerali sono risultate essere la strada più promettente anche per la totale innocuità e per la mancanza di aberrazioni.
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