Cataratta, migliorare la vista sostituendo il cristallino
La chirurgia oftalmologica, nello specifico la cura della cataratta, ha fatto un nuovo passo in avanti grazie ad un'innovativa tecnologia messa a punto all'Istituto Clinico Humanitas. Attraverso delle particolari lenti progettate e personalizzate con l'ausilio di un computer, dopo l'operazione le persone operate per problemi di cataratte potranno riavere la vista di un ventenne. Questa nuova tecnica chirurgia verrà illustrato nel dettaglio durante il congresso internazionale di oculistica che si terrà presso l'Humanitas di Rozzano (Milano) dal 15 al 17 settembre (2006).
Fino a non molti anni fa la cataratta veniva operata solo quando si trovava in uno stadio avanzato tale da non consentire più alcuna visione. L'orientamento moderno ha invece un approccio differente verso la malattia, questo cambiamento di tendenza è stato reso possibile grazie alle nuove e sempre più sofisticate tecniche a disposizione che permettono di intervenire precocemente e in modo "customizzato", con ottimi risultati.
Quest'ultima tecnica messa a punto presso l'Unità Operativa di Oculistica di Humanitas consente di calcolare con esattezza le diottrie necessarie per una visione ottimale prima ancora di intervenire sulla cataratta, un'operazione effettuata da circa 500 mila italiani ogni anno.
Il dott. Paolo Vinciguerra, responsabile dell'Unità Operativa di Oculistica di Humanitas, spiega che il sistema che hanno messo a punto è frutto di un lavoro iniziato nel 2003. Fino a questo momento, il nuovo intervento chirurgico è stato sperimentato su un centinaio di pazienti anche se la sua efficacia è stata verificata con analisi retrospettive su circa 6-7mila casi.
Vinciguerra, elencando le potenzialità di questo nuovo intervento chirurgico, ha spiegato che anche un paziente di 80 anni in alcuni casi potrebbe acquistare una vista di 15 decimi, una capacità visiva che magari non aveva nemmeno da giovane. L'esperto ha poi spiegato che grazie all'operazione è possibile eliminare altri difetti come astigmatismo, miopia, ipermetropia e presbiopia, un intervento che consentirà al paziente di eliminare completamente l'uso degli occhiali da vista.
Vinciguerra spiega che, per la cura della cataratta, oggi si usano un nuovo tipo di lenti personalizzate a differenza di quanto si faceva prima dove erano standardizzate. Le lenti sono diverse a seconda delle necessità del paziente, del tutto simili al cristallino per morfologia e caratteristiche ottiche. Si tratta di lenti variamente colorate che, tenendo conto dei fattori clinici dell'individuo, filtrano i raggi solari ultravioletti dannosi per la retina. Inoltre la loro forma asferica, più curva nel centro e piatta ai bordi, adattandosi a quella naturale della cornea permette una visione migliore in qualsiasi situazione, anche al buio. Queste lenti possono essere anche multifocali, ossia capaci, proprio come il cristallino naturale, di mettere a fuoco sia da lontano che da vicino.
Lo specialista spiega che le cataratte fino a qualche anno fa riguardavano principalmente la popolazione anziana, oggi purtroppo sono sempre più numerosi i casi di cataratta legati a traumi oculari causati principalmente da sport estremi come il free climbing, il bungee jumping, ecc., una percentuale di casi che si attesta intorno al 5 per cento dei pazienti operati.
Cosa è la cataratta ?
La cataratta è un processo di opacizzazione progressiva del cristallino dell'occhio, la conseguenza è una lenta e progressiva diminuzione dell'acuità visiva e del potere di accomodazione sino a sfociare nella cecità che può essere monolaterale o bilaterale.
La cataratta può essere congenita, ad esempio in caso di rosolia materna in gravidanza o di anomalie genetiche familiari, ma generalmente è acquisita in seguito a traumatismi, a malattie discrasiche come il diabete, dall'esposizione prolungata a sostanze come la naftalina (cataratta professionale) o, soprattutto, alla vecchiaia (cataratta senile).
Le cataratte più comuni sono quelle a carico del cristallino (cataratta lenticolare) e della sua capsula (cataratta capsulare), ma possono verificarsi anche forme capsulolenticolari, interessanti entrambi le formazioni sopracitate, o pseudomembranose, causate da essudati dovuti a un'iridite.
Il trattamento della cataratta è esclusivamente chirurgico e consiste nella rimozione del cristallino opacizzato; nei casi interessanti i due occhi, l'intervento viene praticato in due tempi. I risultati sono sempre soddisfacenti, ancor più con questo nuovo metodo computerizzato messo a punto all'Istituto Clinico Humanitas che consente al chirurgo di calcolare con precisione assoluta le caratteristiche della lente da inserire al posto del cristallino.
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