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Metastasi tumorali e HIV, scoperto un interruttore molecolare - In futuro, grazie ad un particolare interruttore molecolare, potremo forse bloccare il virus HIV e ostacolare le metastasi tumorali.

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Metastasi tumorali e HIV, scoperto un interruttore molecolare

Metastasi tumorali e HIV: scoperto un interruttore molecolare

In futuro, grazie ad un particolare "interruttore molecolare", potremo forse bloccare il virus HIV e ostacolare le metastasi tumorali.

Un team di ricercatori del Dipartimento di Ematologia, Oncologia e Medicina Molecolare dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS), coordinato dal Prof. Cesare Peschle, ha dimostrato che il miR-146a, un piccolo frammento di RNA con funzioni regolatorie, può bloccare la produzione del recettore CXCR4, che, oltre ad essere particolarmente importante nella produzione delle piastrine, ricopre un ruolo cruciale nel meccanismo di formazione delle metastasi tumorali e nella patogenesi dell'HIV. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista Nature Cell Biology (Giugno 2008).

Il Prof. Cesare Peschle spiega che i risultati ottenuti nell'ambito di questa ricerca, in futuro, potranno avere ricadute terapeutiche importantissime non solo per lo stimolo della produzione di piastrine ma, soprattutto, per l'inibizione della formazione delle metastasi tumorali e per bloccare l'ingresso del virus HIV nei linfociti T.

Enrico Garaci, presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, spiega che gli studi condotti sui microRNA, che esercitano la funzione di "interruttori molecolari" nei circuiti alla base delle funzioni cellulari normali e patologiche, sono studi che potranno davvero rivoluzionare il modo di sviluppare le future terapie per i tumori. A differenza di molti altri centri, l'Istituto Superiore di Sanità ha iniziato le ricerche in questo ambito quando ancora la maggior parte della comunità scientifica era molto perplessa sulla reale possibilità di una terapia molecolare mirata tramite microRNA. Grazie a studi come questo, si dimostra che ci sono delle frontiere interessanti ancora da esplorare. Un altro aspetto interessante delle terapie basate sui microRNA riguarda la loro scarsa tossicità.

Cesare Peschle spiega che durante lo studio si sono esaminati diversi aspetti dei meccanismi del microRNA. Si è osservato che nel processo di produzione delle piastrine (megacariocitopoiesi), un decremento del miR-146a determina un aumento del recettore CXCR4 che stimola la megacariocitopoiesi. Peschle continua poi spiegando che a livello terapeutico si potrebbe indurre uno stimolo della produzione di piastrine inibendo il miR-146a mediante la somministrazione di uno specifico inibitore, l'antagomir.

Sicuramente serviranno ulteriori ricerche ma i risultati ottenuti fino ad ora sono molto soddisfacenti. Il prossimo passo sarà quello di dimostrare, prima in vitro e poi in vivo, che la somministrazione di questo microRNA, e le molecole che ne derivano, sono effettivamente una risorsa terapeutica preziosa sia per l'elevato grado di "maneggevolezza" sia per la scarsa tossicità.


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