Lo space shuttle Discovery sta per tornare sulla Terra
L'equipaggio dello space shuttle Discovery, dopo aver ricevuto il via libera dall'agenzia spaziale americana, si prepara per il rientro sulla Terra. Dopo ben 12 giorni di missione, uno in più di quanto si era preventivato inizialmente, qualche giorno fa gli astronauti hanno effettuato le manovre per il distacco dalla Stazione spaziale internazionale (Iss), a cui lo shuttle era attaccato dal 6 luglio (2006), e hanno iniziato il viaggio di rientro verso casa.
Prima di dare il via libera per il rientro, l'Agenzia spaziale degli Stati Uniti ha verificato che alcuni problemi emersi nell'apparecchiatura per il controllo di volo non costituissero un pericolo per l'incolumità degli astronauti durante le fasi di atterraggio. L'arrivo del Discovery è previsto per oggi (17/07/06) intorno alle ore 09:14 locali (le 15:14 in Italia). Tempo permettendo l'atterraggio avverrà al Kennedy Space Center in Florida, alcuni temporali si stanno avvicinando all'area di Cape Canaveral e si potrebbe decidere di far atterrare la navetta su un'altra base.
In caso di maltempo la navetta avrà a disposizione un secondo tentativo al Kennedy Space Center nell'orbita successiva intorno alle 16.50 (ora locale). Se sfumasse anche la seconda opportunità si procederà con la pista d'atterraggio alternativa, quella della Edwards Air Force Base in California, in quel caso il rientro sarebbe posticipato a martedì. Lo shuttle deve essere comunque a terra entro mercoledì, questo perché le riserve di ossigeno bastano solo per altri tre giorni.
Durante questa missione, il Discovery ha portato quasi tre tonnellate di scorte alla Stazione Spaziale Internazionale ed è ripartita con circa due tonnellate di scorie e rifiuti stipati nel modulo italiano Leonardo. A bordo della navetta ora c'è un membro dell'equipaggio in meno, l'astronauta tedesco dell'Esa, Thomas Reiter, non tornerà alla base con gli altri in quanto è rimasto sulla Stazione spaziale internazionale per una missione di sei mesi. La Iss torna quindi ad avere tre occupanti a tempo pieno dopo l'incidente del Columbia che nel 2003 aveva interrotto le missioni dello shuttle mantenendo solo le Soyuz russe, di capienza limitata.
Il buon esito di questa missione ha dato una nuova carica alla Nasa che ha preannunciato un'accelerazione nei programmi spaziali per la costruzione delle parti ancora mancanti della Stazione spaziale. Già per la fine del prossimo agosto è stato previsto un nuovo lancio, l'agenzia spaziale americana spera di riuscire a completare almeno altre sei missioni entro la fine del 2007.
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