Lo Space Shuttle Discovery è finalmente decollato
La missione stava per essere rinviata nuovamente a causa di due crepe trovate sul serbatoio dello shuttle Discovery, la Nasa ha però ritenuto il danno di lieve entità e il lancio è avvenuto all'ora prestabilita, le 14:38 locali (20:38 ora italiana) del 4 Luglio 2006.
Nei giorni precedenti il maltempo ha costretto la Nasa ha cancellare il volo previsto inizialmente per sabato (01/07/06) e poi anche quello di domenica (02/07/06), le previsioni davano come primo giorno utile il 4 Luglio, una data degna dei classici film americani in quanto è la Festa dell'Indipendenza degli Stati Uniti (Independence Day). Anche la terza data stava per saltare, questa volta la causa non era però imputabile al tempo ma a una spaccatura, lunga circa 12 centimetri e larga uno, rinvenute sul rivestimento termico di uno dei serbatoi. Nella giornata di lunedì, dopo un consulto fra i responsabili dell'agenzia spaziale americana, si è arrivati alla conclusione che il danno rilevato non rappresentava un pericolo sufficiente a fermare il conto alla rovescia per la partenza della navetta spaziale.
Il giorno della partenza si sono verificati gli ultimi particolari, prima dell'alba gli incaricati dell'agenzia spaziale hanno iniziato a caricare il carburante nel grosso serbatoio esterno del Discovery, e i sette astronauti, cinque uomini e due donne, hanno completato gli ultimi preparativi prima del decollo.
Lo shuttle Discovery, dopo quasi un anno dall'ultimo lancio, lo scorso risaliva al 26 luglio 2005, è finalmente di nuovo nello spazio. La missione avrà la durata di dodici giorni, in questo periodo gli astronauti effettueranno alcune operazioni di manutenzione alla Stazione Spaziale Internazionale, inoltre alcuni membri della Iss si daranno il cambio.
Questa missione è fondamentale per il completamento della stazione spaziale attualmente costruita a metà e dal costo di 100 miliardi di dollari, l'obiettivo è quello di terminare l'intero lavoro entro il 2010, data in cui la flotta degli shuttle sarà ritirata.
Il piano di sicurezza messo a punto dall'agenzia spaziale americana prevede che in caso di gravi danni alla struttura dello shuttle durante il decollo, gli astronauti dovranno rimanere a bordo della Stazione Spaziale internazionale e una nuova navicella verrebbe inviata per il recupero. Il Discovery invece, per la prima volta, tornerebbe a casa da solo.
Per verificare l'eventuale distacco di frammenti isolanti del Discovery, problema che fu all'origine della tragedia del Columbia, sono state montate numerose telecamere. Durante il decollo, a circa 2 minuti e 47 secondi e a 4 minuti e 50 secondi dopo il lancio, il direttore del programma shuttle, Wayne Hale, ha comunicato che si sono staccati alcuni pezzi, non si sa se di schiuma protettiva o "di qualcosa d'altro". Hale ha tuttavia invitato alla cautela specificando che si tratta di dati approssimativi che richiederanno sicuramente un maggiore approfondimento. Un altro aspetto che dovrebbe far ben sperare sull'assenza di eventuali danni riguarda il momento in cui i frammenti si sono distaccati, dai filmati risulta che la perdita di materiale dal serbatoio si è verificata dopo il tempo critico temuto dai tecnici.
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