Operazione - ascensore per la Stazione spaziale
CAPE CANAVERAL - Una spintarella e la stazione spaziale internazionale torna al suo posto. Lo shuttle Atlantis ha cominciato ieri a riportare sulla sua giusta orbita la stazione che dalla fine di quest'anno dovrebbe cominciare a ospitare in permanenza scienziati e astronauti, un ambizioso progetto internazionale che poteva essere messo a rischio dalla progressiva perdita di quota dell'orbita della stazione spaziale. Il comandante di Atlantis James Halsell e il suo secondo Scotto Horowitz, hanno acceso per un po' i motori direzionali dello shuttle effettuando una prima correzione dell'orbita. Ne sono previste altre due fino a venerdà¬. Nel frattempo astronauti americani e un cosmonauta russo hanno continuato a lavorare all'interno della struttura per fare le riparazioni e le sostituzioni necessarie.
Mancano i rubli, russi in ritardo
La stazione spaziale - il cui primo elemento è stato lanciato un anno e mezzo fa - non è stata finora mai abitata, perchè manca ancora il modulo di comando Zvezda, che doveva essere messo in orbita dalla Russia e montato sulla stazione. Le difficoltà di bilancio russe hanno impedito finora questa missione, che ora è in programma per il 7 luglio. Ma la Zvezda (senza la quale non è possibile dare inizio ad alcun esperimento a bordo), rischiava di non incontrare mai gli elementi della stazione già in orbita, a causa della costante perdita di quota, pari a quasi tre chilometri alla settimana. La perdita di quota è un evento normale dei satelliti che vengono "attratti" verso Terra dalle parti più esterne dell'atmosfera. Recenti attività solari avevano "gonfiato" l'atmosfera rendendo più sensibile questo problema. Quando Atlantis avrà finito con la sua operazione-ascensore, la stazione spaziale sarà tornata a una più adeguata orbita a 386 chilometri dalla superfice terrestre. Potrà dunque accogliere il modulo russo e - entro la fine dell'anno - il primo equipaggio stabile.
Un "jumbo jet" dello spazio
All'inizio del prossimo anno è previsto l'arrivo del secondo equipaggio del quale faranno parte il cosmonauta russo Yuri Ushachev e gli astronauti americani Susan Helms e Jim Voss. Questi stessi tre stanno in queste ore aggiustando alcuni problemi che si erano verificati sulla stazione. In particolare sono state sostituite due delle sei batterie che alimentavano una parte della costruzione spaziale. La stazione spaziale internazionale è un'impresa che vede coinvolti gli Stati Uniti, la Russia, l'Europa, il Canada e il Giappone. Dovrebbe essere completata entro il 2005 e costare nel complesso 60 miliardi di dollari. A quel punto dovrebbe presentarsi all'occhio degli abitanti della terra come l'oggetto più luminoso del cielo notturno e dovrebbe avere spazio interno per l'equipaggio pari a quello di un grande Jumbo jet.
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