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Aspirina e prevenzione tumori, parte la sperimentazione finale

Aspirina nella prevenzione dei tumori

Numerosi studi hanno evidenziato un possibile beneficio dell'aspirina nella lotta ai tumori, una nuova ricerca potrebbe finalmente dare la prova definitiva della sua efficacia contro il cancro. Grazie all'Add-Aspirin phase III trial, che durerà fino al 2027 e coinvolgerà circa 11 mila pazienti inglesi e indiani, si potrà sapere in maniera definitiva se l'acido acetilsalicilico (il principio attivo dell'aspirina) può avere un ruolo nella terapia per le neoplasie e in particolare nella prevenzione delle recidive.

I risultati arriveranno da uno studio clinici controllato randomizzato (randomized controlled trial, RCT), un tipo di ricerca sperimentale che consente di valutare l'efficacia di uno specifico trattamento in una determinata popolazione. Nello specifico si valuterà l'efficacia dell'acido acetilsalicilico nel diminuire il rischio di recidiva per cinque tipi di neoplasie: tumore del colon-retto, cancro al seno, tumore dello stomaco, tumore della prostata e tumore dell'esofago.

Se i risultati confermeranno quanto osservato nei precedenti studi, le terapie antitumorali potranno avvalersi di un farmaco tutto sommato abbastanza economico. Il costo dell'Aspirina C (20 compresse effervescenti) è indicativamente di 7,50 €. Non per forza bisognerà utilizzare però il farmaco più noto, esistono diversi medicinali equivalenti a base di acido acetilsalicilico con costi anche più contenuti.

Ruth Langley, ricercatrice presso la MRC Clinical Trials - University College of London e coordinatrice dell'Add-Aspirin phase III trial, spiega che diverse ricerche estremamente interessanti hanno evidenziato la possibilità che l'aspirina possa impedire le recidive nel caso di tumori in fase iniziale, manca però uno studio randomizzato che dia una prova definitiva.

I volontari che parteciperanno al trial verranno divisi in maniera casuale in 3 gruppi, ogni gruppo seguirà una differente terapia: un gruppo di controllo assumerà un placebo, un gruppo prenderà una compressa da 100mg (quantitativo presente in farmaci noti come cardioaspirina e aspirinetta) e l'ultimo assumerà un'aspirina da 300 mg. Sebbene lo studio durerà complessivamente circa 12 anni, ogni volontario sarà sottoposto al trattamento per un periodo di cinque anni.

Grazie a questo trial si dovrebbe avere una risposta definitiva, dopo di ché, se l'aspirina si dimostrerà veramente efficace contro i tumori, il futuro delle terapie antitumorali potrebbe cambiare drasticamente in quanto si avrebbe a disposizione un metodo semplice ed economico per fermare le recidive. Non bisogna però dimenticarsi che l'aspirina, come qualsiasi altro farmaco, presenta anche degli effetti collaterali (spesso secondari se comparati ai benefici).

Effetti collaterali dell'aspirina

Per le informazioni complete sul farmaco vi rimandiamo al bugiardino dell'aspirina, di seguito elenchiamo invece alcuni dei principali effetti collaterali dell'aspirina:

Nausea e vomito - in determinati casi l'aspirina può causare un'alterazione dell'apparato gastro-intestinale, stati di nausea e vomito sono fra gli effetti collaterali più ricorrenti in chi assume questo medicinale.

Mal di testa - nonostante in alcuni casi l'aspirina viene presa proprio per alleviare il mal di testa, il farmaco potrebbe in determinate circostanze provocare delle reazioni avverse a carico del sistema nervoso centrale causando cefalee con una sensazione di pesantezza all'altezza della fronte .

Dermatite - i farmaci a base di acido acetilsalicilico presentano fra gli effetti collaterali anche dermatiti di vario genere, eritema nodoso, rash, e nei casi più gravi reazioni bollose. Se dopo l'assunzione dell'aspirina, o di un suo equivalente, notate un arrossamento strano, sappiate che potrebbe essere una sua conseguenza.

Sanguinamento - in alcuni casi l'aspirina può provocare sanguinamento e una aumento del tempo di coagulazione. In rari casi si verificano anche casi di pancitopenia (la riduzione del numero di tutte le cellule presenti nel sangue). In queste situazioni è comunque importante rivolgersi al proprio medico di fiducia.

Stitichezza - un'assunzione costante dell'aspirina può influire in maniera più o meno marcata sull'apparato intestinale, una situazione che in molti casti può portare ala stitichezza (o stipsi).

Ulcera - in caso di uso prolungato nel tempo, l'aspirina presenta fra gli effetti collaterali la comparsa di ulcere. Questo effetto viene raramente rilevato nei soggetti che assumono l'aspirinetta (che ha un quantitativo massimo di 100 mg di acido acetilsalicilico) e ancor meno nelle persone che assumono la cardioaspirina, un medicinale che oltre ad avere un quantità del principio attivo più basso dell'aspirina presenta un rivestimento gastro protettivo per limitare eventuali sanguinamenti dello stomaco.


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