Aspirina, una al giorno riduce il rischio di infarto
Superati i 50 anni, un'aspirina al giorno può ridurre del 10 per cento il rischio di infarto e ictus. Questa è la conclusione di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori di due università inglesi, la Nottingham University e la Sheffield University. La ricerca, patrocinata dall'associazione britannica contro le malattie cardiovascolari, la British Heart Foundation, è stata pubblicata sul Journal Heart (Agosto 2008).
In seguito ad un'analisi condotta su 12 mila pazienti, con un'età compresa tra i 30 e i 75 anni, i ricercatori hanno concluso che il rischio a 10 anni di primo evento cardiovascolare (infarto o ictus) è maggiore, di circa il 10 per cento, negli uomini con più di 48 anni e nelle donne oltre i 57 anni.
Dopo aver esaminato diversi dati, i ricercatori hanno concluso che l'incremento del rischio, legato all'età, di primo evento cardiovascolare poteva essere ridotto del 10 per cento (annullando così l'incremento del rischio) se i pazienti assumevano un'aspirina al giorno.
Il risultato di questa ricerca è sicuramente una buona notizia, bisogna però ricordarsi che prima di assumere qualsiasi farmaco è sempre meglio consultare il proprio medico.
Un'altra considerazione da fare riguarda la prevenzione primaria, quando possibile è sempre meglio ridurre l'incidenza delle malattie attraverso degli stili di vita corretti. Non bisogna dimenticarsi che l'aspirina è in ogni caso un farmaco che presenta effetti collaterali che si possono manifestare con problemi allo stomaco e possibili complicazioni renali.
Attualmente, in Italia, se ci sono problemi cardiovascolari viene prescritta l'aspirinetta (conosciuta anche come cardioaspirina), un'aspirina con dei dosaggi molto bassi. L'aspirinetta viene utilizzata per "fluidificare" il sangue. L'aspirante può essere prescritta anche in caso di gravidanza, in questo caso è in grado di limitare i danni ai vasi sanguini della placenta che un'eventuale gestosi può provocare.
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