Ictus ischemico: più protetti con i pomodori nella dieta
Una dieta ricca di pomodori, e suoi derivati, aiuta a ridurre il rischio di ictus ischemico, una patologia in forte aumento anche nelle persone giovani. I pomodori hanno molteplici proprietà benefiche sull'organismo: oltre a ridurre il rischio di ictus difendono dall'insorgenza alcuni tipi di cancro, rinforzano le ossa contro l'osteoporosi, aiutano la pelle a difendersi dai danni causati dai raggi ultravioletti e hanno funzioni antitrombotiche e anti-infiammatorie che prevengono le malattie cardiovascolari. I nuovi dati relativi ai benefici dei pomodori arrivano da una ricerca condotta presso l'Università di Kupio (Finlandia). Lo studio è stato pubblicato sull'American Academy of Neurology Journal (Serum lycopene decreases the risk of stroke in men - A population-based follow-up study - doi: 10.1212/WNL.0b013e31826e26a6 - Ottobre 2012).
Jouni Karppi, coordinatore della ricerca, spiega che la riduzione del rischio di ictus è dovuta al licopene, un composto alchilico che non può essere sintetizzato dal nostro organismo e deve essere quindi assunto attraverso la dieta. Per chi non lo sapesse, il licopene è il principale responsabile del colore rosso del pomodoro maturo e si trova principalmente nella parte più esterna dell'ortaggio (la buccia). Questa sostanza non è però presente solo nei pomodori, in quantità minori si trova anche nei pompelmi rosa, nelle arance rosse, nelle carote, nelle albicocche, nei peperoni e nelle angurie.
I risultati della ricerca sono frutto di un'indagine, durata circa 12 anni, condotta su 1031 volontari finlandesi con un'età compresa tra i 46 e i 65 anni. Tutti i partecipanti allo studio hanno risposto ad una serie di domande inerenti la loro salute e il tipo di alimentazione, inoltre, sono stati sottoposti ad una serie di prelievi di sangue (utili per determinare il livello di licopene nel sangue): prima, durante e al termine dello studio. Durante il periodo di osservazione 67 persone hanno subito un ictus, 50 dei quali erano ictus ischemici.
Incrociando i vari dati si è scoperto che le persone che avevano un livello più basso di licopene nel sangue presentavano un rischio maggiore di ictus, al contrario quelli con i livelli più alti avevano un rischio minore del 55 per cento rispetto agli altri. I ricercatori hanno poi preso in considerazione solo i casi di ictus dovuti a coaguli nel sangue rilevando che per questa patologia il rischio si riduceva addirittura del 59 per cento.
Considerando che gli ictus stanno diventando sempre più comuni anche tra le persone non anziane, 1 paziente su 5 ha infatti meno di 55 anni, potrebbe essere una buona abitudine inserire nella propria dieta i pomodori. Se nel 1993 le persone sotto i 55 anni con ictus rappresentavano il 13 per cento, nel 2005 la percentuale si è alzata al 19 per cento e le stime per il futuro sono molto allarmanti (AAN Journal - Age at stroke - Temporal trends in stroke incidence in a large, biracial population - doi: 10.1212/WNL.0b013e318270401d).
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