Cancro al colon, meno rischi con il selenio
Il cancro al colon può essere prevenuto se nella dieta sono presenti dei quantitativi adeguati di selenio, una sostanza presente in alimenti come noci, cereali, uova e pesci. Questa è la conclusione di un gruppo di ricercatori del Flinders Centre for Cancer Prevention and Control (Adelaide Flinders University, Australia). I risultati dello studio, coordinato dal dottor Graeme Young, sono stati presentati in occasione dell'Australian Gastroenterology Week (Sydney, ottobre 2009).
Gli esperti spiegano che, in una situazione di normalità, le cellule malate dell'organismo si autoeliminano (apoptosi). In caso di tumore, invece, le cellule malate continuano a vivere proliferando nell'organismo. In seguito a diversi esperimenti si è però scoperto che il selenio, almeno in determinati casi, è in grado di riequilibrare questo processo.
Uno studio condotto su un gruppo di cavie dimostrò che una dieta particolarmente ricca di alimenti contenenti selenio riusciva a ridurre l'incidenza del cancro all'intestino del 60 per cento. Conclusioni analoghe si erano ottenute anche in uno studio successivo condotto su 23 volontari, con un'età superiore ai 50 anni, che avevano incrementato le quantità di selenio assorbite quotidianamente. I ricercatori spiegano che in seguito alle analisi condotte nei due studi si rilevò che entrambi i gruppi presi in esame presentavano alti livelli di GPx-2 nell'intestino, un potente antiossidante che, secondo gli esperti, è in grado di proteggere l'organismo dal cancro all'intestino.
Le attuali linee guida suggeriscono un apporto giornaliero di 50 mg di selenio, integrarlo è semplice in quanto è presente in numerosi alimenti come: pesci, cereali, noci e uova. I risultati ottenuti nello studio sono però il risultato di dosaggi più alti (150 mg di selenio), ciò nonostante il dottor Graeme Young invita alla cautela in quanto bisognerà effettuare ulteriori studi e delle dosi troppo elevate, se non si è seguiti da degli esperti, possono essere tossiche per l'organismo.
Se da una parte lo studio australiano fa emergere gli ipotetici benefici del selenio nella prevenzione del cancro al colon, da un altro studio (The Selenium and Vitamin E Cancer Prevention Trial, JAMA Ottobre 2009) arriva una smentita sui suoi possibili benefici nella prevenzione del cancro prostatico. Attraverso uno studio, iniziato nel luglio 2001 e concluso il 23 ottobre 2008, condotto su 35.533 uomini si sono valutati gli effetti del selenio e della vitamina E nella prevenzione del cancro alla prostata. In base ai dati raccolti, gli esperti spiegano che attualmente non vi sono prove concrete sui benefici di una supplementazione di selenio per prevenire il carcinoma prostatico.
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