Alzheimer nelle donne, la gelosia e lo stress incrementano il rischio
Stress, gelosia, donne e Alzheimer : secondo un recente studio, la gelosia e lo stress incrementano il rischio di Alzheimer nelle donne. Un gruppo di ricercatori svedesi ha rilevato che le donne che attraversano lunghi periodi di stress, specie se introverse e poco socievoli, hanno una maggiore probabilità di contrarre questa patologia neurodegenerativa. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista medica dell'American Academy of Neurology (Midlife personality and risk of Alzheimer disease and distress [A 38-year follow-up] - doi: 10 1212 / WNL 0000000000000907 - Neurology, Ottobre 2014).
Lo studio, durato quasi quarant'anni, ha esaminato 800 donne con un'età compresa tra i 38 e i 54 anni. A tutte è stato chiesto di completare un test sulla personalità utile per valutare i livelli di nevrosi e il grado di estroversione o introversione. Tutte dovevano inoltre effettuare una serie di test sulla memoria e le funzioni cognitive. Durante il periodo di follow-up, 153 donne hanno sviluppato una qualche forma di demenza e l'Alzheimer è stato diagnosticato in 104 di esse.
Lena Johansson, prima autrice dello studio, spiega che la maggior parte della ricerca sull'Alzheimer è stata dedicata a fattori quali l'istruzione, fattori di rischio come le patologie a carico dell'apparato cardiocircolatorio, traumi cranici, la storia familiare e genetica. Secondo l'esperta la personalità può influenzare il rischio individuale per la demenza attraverso il suo effetto sul comportamento, lo stile di vita o le reazioni allo stress. Nella malattia quindi contano anche la personalità o comunque le forti emozioni negative.
Fra le varie domande alle quali le volontarie dovevano rispondere ve ne era anche una relativa a eventuali periodi di stress, durati da un mese in su, inerenti l'ambito lavorativo, la salute o situazioni familiari. Situazione che è andata ad influire sull'irritabilità, la tensione generale, il nervosismo, la paura, l'ansia e la qualità del sonno. Le risposte sono state classificate con una scala che andava da zero a cinque: zero per le situazioni dove non era mai stato vissuto un periodo di stress e cinque per situazioni frequenti negli ultimi 5 anni. Dall'analisi dei dati è emerso che le donne classificate con un punteggio più alto avevano il doppio del rischio di sviluppare la demenza rispetto a quelle classificate con un punteggio più basso. Tuttavia, Lena Johansson spiega che il collegamento dipendeva molto dalla durata più o meno lunga della situazione di stress.
Stando ai risultai le donne nevrotiche che erano pure timide e introverse avevano i rischi più alti. Una possibile spiegazione è che le persone nevrotiche potrebbero sentire lo stress più intensamente ma è altrettanto possibile che abbiano uno stile di vita meno salutare. L'essere introverse o estroverse non è però un fattore che da solo può influire sulla demenza, tuttavia se una donna è introversa e si trova spesso in "difficoltà" può avere un rischio più alto di Alzheimer.
Essere quindi poco socievoli, chiuse in se stesse e tendenti alla preoccupazione può favorire lo sviluppo di demenza. Considerando che statisticamente una donna di 65 anni ed oltre ha una probabilità di 1 a 6 di sviluppare la malattia, a fronte di un 1 a 11 per gli uomini, è importante sviluppare delle strategie che aiutino le donne ad affrontare meglio certe situazioni di stress riducendo di conseguenza il rischio di demenza.
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