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Stress e sistema immunitario, dimostrato un possibile legame

Stress e sistema immunitario

Fino ad ora non si avevano certezze scientifiche sul legame tra il sistema immunitario e lo stress, tale relazione era solo ipotizzata dalla medicina psicosomatica. Il professor Pietro Muretto, primario di Anatomia, Istologia e Citopatologia all'ospedale San Salvatore di Pesaro, è riuscito a dimostrare per la prima volta che fra il sistema nervoso e le difese immunitarie c'è un legame.

Il professor Muretto ha scoperto che il sistema nervoso è collegato a quello immunitario dalle cellule di Langerhans, appartenenti alla classe delle cellule dendritiche. I risultati di questa nuova ricerca sono stai pubblicati sull'International Journal of Surgical Pathology.

Si pensava che le cellule di Langerhans nascessero nel midollo osseo, in seguito a questo nuovo studio si è invece scoperto che nascono nella struttura dell'embrione dalla quale si forma una parte del sistema nervoso periferico, chiamata cresta neurale. Le cellule dendritiche (DC) sono cellule accessorie che svolgono un ruolo fondamentale nella regolazione della risposta immunitaria, esse agiscono cooperando con le cellule T che contribuiscono a difendere l'organismo da agenti estranei come virus e batteri, dalle cellule tumorali o dai tessuti e gli organi ricevuti in un trapianto.

Il professor Muretto ha spiegato che, in una situazione normale, le cellule di Langerhans hanno il compito di riconoscere un agente estraneo all'organismo (antigene) e di presentarlo ai linfociti T. Questa ricerca ha permesso di constatare che le cellule di Langherans si comportano in modo molto simile ad altre cellule che hanno origine dalla cresta neurale e, come queste cellule, contengono sostanze correlate allo stress, come le catecolamine (adrenalina e nor-adrenalina).

I dati ottenuti farebbero quindi ipotizzare una funzione delle cellule di Langherans negli stati di stress con una conseguente ripercussione sulle difese immunitarie.


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