Situazioni di stress sporadiche fanno bene alla salute
Ogni qual volta ci troviamo in una situazione dove il nostro organismo è coinvolto in un cambiamento fisico o psichico ha una reazione di stress. Più frequentemente ci riferiamo allo stato psichico e in genere diciamo che siamo stressati quando siamo tesi, siamo in una situazione di ansia, preoccupazione, in generale un senso di malessere diffuso che si ripercuote negativamente sull'organismo.
Se delle condizioni di stress frequenti e che perdurano nel tempo possono essere dannose per l'organismo, sembra che dei casi sporadici e moderati possano avere invece l'effetto opposto. Secondo Suresh Rattan, ritenuto uno dei maggiori esperti mondiali di biologia dell'invecchiamento e direttore del dipartimento di Biologia molecolare dell'Università danese di Aahrus, condizioni moderate di stress migliorano man mano la capacità delle nostre cellule e dell'organismo a vivere più a lungo, oltre ad avere effetti benefici contro l'invecchiamento sembrerebbe possa anche alzare le difese contro malattie legate all'età, come diabete, peggioramento della vista e complicazioni cardiache.
I risultati della ricerca condotta dal professor Suresh Rattan sono stati presentati a Firenze durante l' International Anti-aging Medicine Symposium (Simposio Internazionale di Medicina AntInvecchiamento). Rattan ha spiegato che attraverso una serie di studi sperimentali è stato dimostrato che un'ampia varietà di agenti fisici, chimici e biologici, come i metalli pesanti, i pesticidi, gli antibiotici, i chemioterapici, l'etanolo, le aldeidi, il cloroformio, gli ossidanti, le apparecchiature iperbariche e le radiazioni ionizzanti provocano, purché a bassissime dosi, da parte delle nostre cellule delle reazioni proficuamente "adattative".
L'esperto ha paragonato questa situazione al comportamento di uno sportivo che gradualmente allena il proprio fisico attraverso degli esercizi moderati, è quello che viene definito "stress dolce". Il riesame critico di migliaia di ricerche scientifiche pubblicate in campo di farmacologia, tossicologia, biologia delle radiazioni ha condotto alla conclusione che l'aspetto fondamentale dei meccanismi fisiologici dose-risposta è proprio questo.
Che lo stress non fosse completamente negativo per il nostro organismo era già noto da tempo, l'esperto ha però voluto approfondire le conoscenze in questo campo attraverso alcuni studi condotti su cellule umane i cui risultati sono stati raccolti in una relazione dal nome "Stress moderato: effetti benefici contro l'invecchiamento".
Per dimostrare praticamente quanto ipotizzato, i ricercatori hanno utilizzato batterie di cellule umane di tipo embrionali, polmonari, mammarie e ossee, sottoponendole prima a una fase di invecchiamento in vitro e poi a situazioni di "stress dolce".
Durante le ricerche sono stati individuati anche altri aspetti, si è notato che stimolando queste cellule si migliora anche la tolleranza ad altri elementi potenzialmente dannosi come glucosio, fruttosio, etanolo e radiazioni ultraviolette. In particolare va ricordato che la resistenza ai danni cellulari da glucosio ed altri zuccheri risulta di speciale rilevanza per la salute umana riguardo al ben noto aumento legato all'età di ridotta resistenza ai meccanismi insulinici, che portano all'insorgenza di diabete e a complicanze del sistema cardiovascolare e della vista.
Rattan ha evidenziato che la ricerca biologica ha ormai constatato che non esistono meccanismi innati per provocare l'invecchiamento e la morte, le cause biologiche dell'invecchiamento non hanno propri geni "dedicati" ma risultano invece da una progressiva inadeguatezza dei nostri naturali meccanismi di riparazione e altri eventi esterni. Secondo gli esperti, visti i risultati di questa ricerca, è fondamentale mantenere sempre attivo il nostro organismo attraverso minime dosi di stress moderato.
Cerca nel sito
Se non hai trovato quello che ti serve, o vuoi maggiori informazioni, utilizza il motore di ricerca