Sclerosi Multipla, diagnosi con un prelievo di sangue
Presto la Sclerosi Multipla potrà essere diagnosticata e monitorata attraverso un semplice prelievo di sangue, un metodo poco invasivo e soprattutto più economico dell'esame effettuato attraverso la risonanza magnetica. Questa nuova opportunità di diagnosi è frutto di un progetto condotto dall'università Federico II di Napoli in collaborazione con l'università di Firenze.
Il nuovo metodo diagnostico per la Sclerosi Multipla si basa sui risultati di una scoperta, fatta sempre dai due atenei, i cui dati sono stati pubblicati nel luglio del 2005 in una fra le più prestigiose riviste scientifiche internazionali, il PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America).
I ricercatori avevano individuato e studiato una particolare molecola di sintesi, il glicopeptide CSF114 (Glc), dalla cui analisi è possibile rilevare la presenza di anticorpi coinvolti nel meccanismo che determina la patologia. Tali anticorpi, presenti nel sangue dei pazienti con sclerosi multipla, riconoscono specificamente la guaina mielinica del sistema nervoso centrale umano. La molecola li identifica e fornisce informazioni sul decorso della malattia, consentendo ai medici di intervenire con terapie che ne ritardino la progressione.
MS Pepkit, questo il nome del kit diagnostico, sarà commercializzato, su licenza, da un'importante azienda americana, la IMMCO Diagnostics, azienda leader nella diagnostica delle malattie autoimmunitarie con sede a Buffalo (USA). Attualmente si sta attendendo l'approvazione da parte della Food and Drug Administration, il metodo diagnostico non può quindi essere usato su larga scala anche se, presso la stessa IMMCO, il kit comincerà ad essere impiegato come prodotto di ricerca, il lancio sul mercato è previsto per il 2007.
Il progetto è coperto da un brevetto internazionale, il contratto che regolamenterà la distribuzione del nuovo test diagnostico per la Sclerosi Multipla è stato firmato in questi giorni dal rettore dell'ateneo fiorentino Augusto Marinelli e dal presidente di IMMCO Diagnostics Vijay Kumar.
La molecola CSF114 (Glc) è quindi un importante strumento a disposizione dei medici non solo nella fase di diagnosi, ma anche per il monitoraggio della Sclerosi Multipla. Quest'importante scoperta, oltre alle ricadute applicative per l'osservazione dell'andamento della malattia, apre le porte alla comprensione dei meccanismi della Sclerosi Multipla in cui le proteine contenenti zuccheri giocano un ruolo chiave.
Prima di ritenere questo nuovo metodo di diagnosi valido, i ricercatori hanno condotto numerosi esperimenti fin dal 2001. Il kit è stato sperimentato su oltre 500 campioni di sangue prelevati da 400 pazienti, 70 dei quali sono stati seguiti per due anni.
Purtroppo la Sclerosi Multipla ha un elevato impatto sociale, solo in Italia sono oltre 52.000 le persone colpite, uno ogni 1.100 abitanti e si registrano 1.800 i nuovi casi ogni anno. La patologia costituisce la più frequente causa di invalidità nei giovani adulti in quanto colpisce prevalentemente tra i 20 e i 40 anni e più frequentemente la popolazione femminile. Secondo le ultime stime, in tutto il mondo più di un milione di persone sono affette da questa grave patologia, un terzo delle quali in Europa.
Attualmente la malattia è diagnosticata sulla base delle caratteristiche cliniche, di esami di risonanza magnetica del cervello e del midollo spinale e tramite il prelievo del liquido cefalorachidiano, mentre la terapia si basa su farmaci in grado di modulare o inibire l'azione del sistema immunitario.
I sintomi della sclerosi multipla sono molto variabili; quest'aspetto dipende dalle diverse aree che possono essere colpite dalla malattia. Non tutte le persone hanno gli stessi sintomi, inoltre anche nella stessa persona possono variare nel tempo. Nella maggior parte dei casi si manifesta con disturbi motori, sensitivi e visivi, provocati da lesioni alla guaina che riveste le fibre nervose; ha un decorso variabile ed imprevedibile con alternanza di ricadute e miglioramenti.
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