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Perdita di memoria da anziani e lavori mentalmente complessi - Con l'avanzare dell'età si può andare incontro a un declino cognitivo lieve, la perdita di memoria da anziani è però minore se sono stati svolti dei...

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Perdita di memoria da anziani e lavori mentalmente complessi

Perdita di memoria da anziani e lavori mentalmente complessi

Con l'avanzare dell'età si può andare incontro a un declino cognitivo lieve (una forma di deficit della memoria e dell'apprendimento non particolarmente grave), la perdita di memoria da anziani è però minore se sono stati svolti dei lavori mentalmente complessi. Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori, della Heriot-Watt University di Edinburgo, evidenzia ancora una volta che la perdita di memoria si può prevenire se il cervello è stato "allenato". In questa indagine si è constatato che i lavori mentalmente complessi (tipici di professioni quali ingeneri, programmatori, informatici, insegnanti, ecc.) hanno un impatto favorevole sulla memoria in età avanzata. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Neurology (Occupational complexity and lifetime cognitive abilities - doi: 10.1212 / WNL 0000000000001075 - Novembre 2014).

Ian J. Deary, coordinatore dello studio, spiega che le conclusioni sono frutto di un'indagine che ha sfruttato i dati 1066 individui (534 uomini e 532 donne) del Lothian Birth Cohort 1936, un database che contiene diverse informazioni come ad esempio i risultati dei test del QI svolti nel 1947. Dall'analisi dei dati è emerso che gli individui che hanno svolto una professione in cui l'impegno mentale era predominante erano anche quelli che ottenevano un punteggio migliore nelle risposte cognitive, segnale di una memoria in ottima forma anche in età avanzata.

Secondo gli autori dello studio il tipo di lavoro, sopratutto se praticato per diversi anni, può incidere in maniera significativa sulla perdita di memoria da anziani. Un'attività che impegna il cervello in processi complessi può costruire nel tempo una "riserva" cognitiva in grado di contrastare il declino legato all'invecchiamento. Una ricerca che conferma ancora una volta l'importanza di quelle attività che mantengono attivo il cervello.


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