Dieta: latticini e prevenzione diabete
Latte, formaggio, yogurt, e più in generale tutti i latticini, se presenti nella dieta aiutano a prevenire il diabete di tipo 2. Questa è la conclusione a cui sono giunti alcuni ricercatori della Harvard School of Public Health di Boston (Usa). Lo studio, coordinato dal dottor Dariush Mozaffarian, è stato pubblicato sugli Annals of Internal Medicine (Trans-Palmitoleic Acid, Metabolic Risk Factors, and New-Onset Diabetes in U.S. Adults: A Cohort Study - Dicembre 2010).
Con un'alimentazione ricca di latticini non solo si può diminuire il colesterolo cattivo (LDL) ma si può ridurre del 60 per cento la probabilità di sviluppare il diabete di tipo 2. Grazie a uno studio che nell'arco di 20 anni ha esaminato oltre 3 mila persone, si è scoperto che le proprietà benefiche dei latticini risiedono in un particolare acido, l'acido trans-palmitoleico.
I soggetti presi in esame erano stati coinvolti in uno studio più ampio del National heart, lung, and blood institute (Istituto nazionale americano per cuore, polmoni e sangue), uno studio che aveva l'obiettivo di valutare i fattori di rischio delle malattie cardiovascolari negli anziani. I ricercatori della Harvard School of Public Health hanno quindi sfruttato i dati raccolti nel precedente studio a partire dal 1992 e gli hanno confrontati con quelli più recenti concentrandosi in particolar modo sui livelli di glucosio, di insulina e di acidi grassi (compreso l'acido trans-palmitoleico). Dall'analisi è emerso che i pazienti che presentavano dei livelli elevati di acido trans-palmitoleico (presente con concentrazioni maggiori negli individui che hanno una dieta ricca di latticini), rispetto a coloro che consumavano pochi o nessun prodotto caseario, avevano un minor rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.
Gli esperti spiegano che, pur trattandosi di una ricerca osservazionale, per la prima volta si è individuata una relazione tra acido trans-palmitoleico e il rischio di diabete. In base ai dati raccolti si è scoperto che gli individui con bassi livelli di questo acido nel sangue hanno un rischio quasi triplo di diabete. I ricercatori spiegano che diversi studi hanno collegato il consumo di latte e suoi derivati ad un maggior rischio di malattie cardiache, motivo per il quale alcuni dietisti invitano a moderare l'assunzione di questi alimenti. Gli esperti della Harvard School of Public Health spiegano però che il problema non risiederebbe nei latticini ma negli oli vegetali parzialmente idrogenati utilizzati nella lavorazione industriale degli alimenti, sarebbero quindi questi elementi ad aumentare il rischio di malattie cardiache e non i latticini.
Anche se bisognerà condurre ulteriori studi, gli esperti spiegano che è sorprendente l'effetto protettivo dell'acido trans-palmitoleico, un acido grasso non prodotto dal corpo umano ma che può essere assorbito tramite il consumo di latte e suoi derivati.
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