Diabete tipo 2, rischio dimezzato con la vitamina C
L'integrazione di alimenti ricchi di vitamina C nella dieta sembrerebbe dimezzare i rischi di sviluppare il diabete di tipo 2. Questa è la conclusione di uno studio, coordinato dalla ricercatrice Anne-Helen Harding, condotto presso l'Addenbrooke Hospital di Cambridge (Inghilterra). I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica americana Archives of Internal Medicine (Luglio, 2008).
Per un periodo di 12 anni i ricercatori hanno seguito 21.831 volontari, uomini e donne, con un'età compresa tra i 40 ed i 75 anni. Nessuno dei partecipanti presentava sintomo di diabete all'inizio dei test. Durante il periodo di osservazione il 3,4 per cento dei volontari, 423 uomini e 312 donne, ha sviluppato il diabete di tipo 2.
Confrontando i vari dati raccolti periodicamente nell'arco dei 12 anni, si è constatato che i pazienti con dei livelli più elevati di vitamina C nel sangue presentavano un'incidenza del diabete inferiore del 62 per cento. Per la precisione, i livelli medi del primo gruppo erano tra 1,10 e 1,29 mg/dL contro i 0,56 e 0,77 mg/dL del secondo.
Questa non è la prima volta che la vitamina C è associata ad un minor rischio d'incidenza del diabete. Uno studio pubblicato nel 2000 su Diabetes Care (2000 23: 726-732) evidenziò una relazione tra la quantità di vitamina C e il glucosio nel sangue, si scopri che dei livelli elevati della vitamina corrispondevano ad una diminuzione della glicemia. Anche in quel caso i ricercatori conclusero che l'integrazione nella dieta di cibi ricchi di vitamina C (kiwi, pomodori, agrumi) potrebbe essere un'arma molto efficace per ridurre la diffusione del diabete.
Gli studi di cui abbiamo parlato evidenziano i benefici della vitamina C assunta attraverso l'integrazione di determinati alimenti nella dieta. La vitamina C non è utile solo per diminuire il rischio di diabete di tipo 2, altri studi ne hanno evidenziato gli effetti antiossidanti e i benefici nella prevenzione di alcuni tumori. Ci sono però delle ricerche che mettono in guardia dall'assunzione attraverso gli integratori, soprattutto quando si superano determinati dosaggi.
In determinati casi si suggerisce la supplementazione di vitamina C, per esempio nei diabetici. Le persone colpite dal diabete fanno fatica ad assimilare la vitamina C nelle loro cellule, per questo motivo si consiglia una dose maggiore (circa 1000mg) della vitamina. Uno studio pubblicato sull'American Journal of Clinical Nutrition (Novembre, 2004) mette però in guardia da un'assunzione elevata della vitamina C.
I risultati dello studio pubblicato nel 2004, sebbene siano relativi a 2.000 donne in post menopausa affette da diabete, secondo i ricercatori sono applicabili anche agli uomini. Si concluse che le donne che assumono alte dosi di vitamina C, 300 mg/die o più, hanno un rischio doppio di morire a causa di malattie cardiache rispetto alle donne che non assumono tali integratori.
La quantità consigliata di vitamina C per le donne è di 75 mg/die mentre per gli uomini è di 90 mg/die. Sebbene nei diabetici si hanno spesso dei bassi livelli di vitamina C, non ci sono ancora degli studi abbastanza chiari che dimostrino un aumento dei livelli attraverso gli integratori. In attesa di ulteriori studi meglio attenersi ai livelli consigliati e prediligere, agli integratori artificiali, l'assunzione della vitamina C attraverso gli alimenti della dieta.
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