Lenti a contatto rigide
Le lenti a contatto rigide sono state la prima valida alternativa agli occhiali. Hanno avuto la loro massima diffusione tra gli anni 80 e i 90 ma, in seguito all'introduzione delle lenti a contatto morbide usa e getta e di quelle gas permeabili, oggi le lenti a contatto rigide sono utilizzate solo in particolari casi.
Attualmente le lenti a contatto rigide sono utilizzate per correggere dei difetti della vista e dell'occhio di una certa entità: miopia superiori alle otto diottrie, astigmatismo superiore alle tre diottrie, il cheratocono, ecc..
Le lenti a contatto rigide sono costituite da un materiale non flessibile, il polimetilmetacrilato (PMMA), che impedisce all'ossigeno di raggiungere la cornea. La traspirazione dell'occhio avviene grazie ai movimenti della lente sulle superficie corneale. Questo tipo di lente, essendo rigida, non si adatta perfettamente alla cornea e il movimento di essa in concomitanza al ricambio lacrimale consentono lo scambio di ossigeno tra l'occhio con l'esterno.
Questo particolare tipo di lenti, rispetto alle lenti a contatto morbide, vengono tollerate di meno dai pazienti e necessitano di un periodo di adattamento molto lungo. Rispetto alle lenti a contatto morbide e alle semirigide hanno però una maggiore durata e il materiale che le compone permette una pulizia più accurata e sicura.
Con il tempo le lenti a contato rigide probabilmente andranno in disuso soppiantate da quelle semi rigide. Fra gli svantaggi di questo tipo di lenti bisogna anche considerare che sono difficilmente usabili in caso di svolgimento di un'attività sportiva.
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