Cheratoprotesi (Cornea artificiale)
La cheratoprotesi arriva anche nell'Europa dell'Est, il 13 settembre 2007 è stata impiantata una cornea artificiale su una paziente di Praga. Un nuovo intervento di cheratoprotesi è già previsto presso la città di Varsavia mentre i successivi pazienti saranno operati presso l'Università di Halle, nell'ex Germania dell'Est.
L'uso della cheratoprotesi, o cornea artificiale, è l'unica strada percorribile per quei pazienti colpiti da gravi patologie alla cornea la cui funzionalità non può essere recuperata attraverso un trapianto di cornea o attraverso altre tecniche come il trapianto di cellule staminali, l'impianto di membrana amniotica, i ricoprimenti congiuntiveli, ecc..
La cheratoprotesi (KP) è stata messa a punto dal dottor Stefano Pintucci, fino ad ora (Settembre 2007) sono stati eseguiti circa 2.500 interventi in tutto il mondo. Anche nel nostro paese questa tecnica è stata adottata in alcuni interventi come quello eseguito in Sicilia a Palermo su una paziente tunisina di ventitré anni, cieca da sette, che le ha permesso di riacquistare la vista all'occhio sinistro o quello eseguito nel 2005 presso l'ospedale del Celio (Roma).
Il dottor Stefano Pintucci non è solo il padre della cheratoprotesi ma è anche il maggior esperto italiano della LAPR (Laser Presbyopia Reversal o sclerotomia laser assistita), una tecnica che consente di correggere la presbiopia.
Negli ultimi anni i progressi nel campo della chirurgia della cornea sono stati notevoli, parte di questi miglioramenti sono da attribuire anche alla cheratoprotesi che si è dimostrata particolarmente importante per la risoluzione dei casi estremi. Nel cheratocono, ad esempio, non è più necessario attendere l'evoluzione della malattia bilaterale fino ad arrivare all'esecuzione di un trapianto di cornea: oggi, grazie al cross-linking, si può bloccare l'evoluzione della malattia ed in parte invertirne il decorso.
Il cheratocono (KEHR-a-toh-kohn-nus spesso abbreviato in KC) è una condizione non infiammatoria dell'occhio nella quale la cornea, normalmente rotonda e a cupola, si assottiglia e diventa distorta. Si sviluppa una protuberanza a forma di cono, dando luogo a una significativa distorsione visuale. Attraverso il cross-linking, eseguito ambulatoriarmente, si anestetizza la cornea con un collirio e in pochi minuti, senza incorrere nelle temute complicanze del trapianto di cornea, si riduce la curvatura corneale di circa 1 diottria - 1 diottria e mezza, ed in alcuni casi fortunati anche di più.
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