Inquinamento urbano...
Tutti i giorni i respiriamo e accumuliamo micro detriti che si depositano nei nostri polmoni, le città ormai sono un vero e proprio campo minato per i nostri polmoni. Questi detriti aderiscono alle pareti polmonari fino ad entrare negli alveoli, provocando irritazioni e alterazioni degli scambi gassosi, provocando in certi casi coagulazioni sanguigne e malattie cardiocircolatorie. Al lato pratico non si sanno ancora di preciso i danni che queste polveri cancerogene possano avere sul nostro corpo perchè le polveri sono un insieme di sostanze, ognuna delle quali potrebbe potenzialmente provocare un disturbo piuttosto che un altro. Le particelle nocive più pericolose sono le più piccole, di dimensioni inferiori a 2 millesimi di millimetro, queste hanno la capacita di arrivare fino ai tessuti più profondi dei nostri polmoni. Vari studi, sia in Europa che negli Usa, hanno dimostrato che esiste una relazione fra i tassi di mortalità e le variazioni di concentrazione di polveri nell'atmosfera delle metropoli. L'Italia non fa eccezione, in 8 città chiave nell'ultimo anno sono stati accertati circa 4500 casi di pazienti che denunciavano difficoltà respiratorie e cardiovascolari, 30 mila ragazzi colpiti da casi di asma con meno di 15 anni, e 31 mila casi di bronchite infantile. L'inquinamento è ancora in crescita, specialmente nei grandi centri urbani, e ciò che preoccupa di più è che nessuno sembra fare niente di veramente importante per diminuire questo fenomeno. Chiudere le città la domenica al traffico è un modo di rallentare di poco il fenomeno, e sicuramente non è quello che può evitare altri casi di malattie dovute allo smog.
Altri articoli correlati
- Buco dell'ozono
- Cambiamenti climatici: a rischio milioni di uccelli dell'artico
- Fallita la riunione all'Aja
- La terra è malata
- NON DATECELA A BERE!
- Amazzonia, ex polmone del mondo
Cerca nel sito
Se non hai trovato quello che ti serve, o vuoi maggiori informazioni, utilizza il motore di ricerca