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Esami in gravidanza: 8 visite e 1 ecografia

Esami da fare in gravidanza

Nel calendario degli esami in gravidanza devono essere previste almeno otto visite specialistiche e un'ecografia, la prima visita dal ginecologo andrebbe fatta entro le prime 12 settimane. Il numero dei controlli da effettuare durante le settimane di gestazione potrebbe sembrare eccessivo ma non è così. Le precedenti linee guida dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità, nota anche con l' acronimo WHO dall'inglese World Health Organization) prevedevano solo quattro visite, questo numero è stato però ritenuto insufficiente dagli specialisti e per questo c'è stata una revisione delle indicazioni medico-sanitarie (Pregnant women must be able to access the right care at the right time, says WHO). Nel 2015, in tutto il mondo, ben 303mila donne sono morte per cause legate alla gravidanza, circa di 2,7 milioni di bambini sono morti nei primi 28 giorni di vita e altri 2,6 milioni sono nati già morti. Numeri importanti che fanno capire quanto siano fondamentali le visite durante il periodo della gravidanza per monitorare la gestazione e preservare la salute della mamma e del bambino.

Nel nostro Paese l'attenzione verso le future mamme era di altissimo livello già prima che l'Oms rivedesse le proprie linee guida. Di norma è infatti prevista una visita al mese, gratuita se effettuata presso strutture pubbliche come l'ospedale o il consultorio e a pagamento se fatta privatamente. Il numero totale dei controlli suggeriti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità si allinea quindi a quelli italiani. Durante ogni visita si procede con il controllo del peso e della pressione sanguigna e si analizzano i risultati degli esami del sangue in gravidanza (esami che durante il periodo della gestazione si eseguono all'incirca ogni 30 giorni). Le donne italiane in dolce attesa dovrebbero inoltre sottoporsi, mediante il test della curva glicemica e il controllo della glicemia, allo screening del diabete gestazionale.

Secondo l'Oms le visite ostetrico-ginecologiche andrebbero effettuate nel corso della 20esima, 26esima, 30esima, 34esima, 36esima, 38esima e 40esima settimana di gravidanza, 7 visite che vanno ad aggiungersi a quella da effettuare entro la 12esima settimana calcolata partendo dal primo giorno dell'ultima mestruazione (per avere maggiori informazioni potete leggere l'articolo "quando inizia la gravidanza?" e quello relativo a "sintomi gravidanza nei primi giorni"). L'Organizzazione Mondiale della Sanità evidenzia inoltre che nel corso dei 9 mesi andrebbe fatta almeno un'ecografia, da effettuare entro la 24esima settimana, al fine di valutare eventuali anomalie fetali (un'ecografia nota come morfologica). Per quanto riguarda le date delle visite ostetrico-ginecologiche alcune coincidono con il calendario degli esami in gravidanza adottato in Italia, mentre altre differiscono di qualche settimana. Il periodo suggerito per l'ecografia morfologica è invece in linea con il nostro Paese (solitamente la si effettua tra la 19esima e la 22esima settimana). Grazie alla morfologica non solo si valuta la presenza di possibili anomalie ma, nel caso in cui non sia stata fatta l'ecografia del primo trimestre, si verifica anche l'eventuale presenza di più feti e si stabilisce con maggiore precisione la data di inizio gestazione. Oltre alla morfologica nel nostro Paese sono previste altre due ecografie totalmente gratuite per le gestanti (se effettuate entro i tempi previsti per legge), la translucenza nucale (NT) (utile per valuta la probabilità di difetti cromosomici), da effettuare entro la 13esima settimana, e l'ecografia di accrescimento, da effettuare dopo la 28esima settimana e non oltre la 32esima settimana di gravidanza. Queste tre ecografie sono molto importanti per monitorare il corretto sviluppo e la salute del bambino, in alcuni casi si tende però ad esagerare e, sopratutto nel caso delle visite private, si arriva addirittura a farne una al mese in corrispondenza delle visite mediche periodiche ostetrico-ginecologiche.

Anthony Costello, Direttore dell'area "Salute materna, infantile e adolescenziale" dell'OMS, spiega che con un maggior numero di contatti tra le donne in dolce attesa e gli operatori sanitari lungo tutta la gravidanza è più facile che vengano adottate delle misure preventive, viene inoltre facilitata l'individuazione di eventuali situazioni di rischio e, di conseguenza, si riducono le complicanze. L'assistenza per le donne alla prima gravidanza è fondamentale perché migliorerà il loro approccio anche verso le gravidanze successive.

Sebbene le nuove linee guida siano rivolte in particolar modo ai Paesi in via di sviluppo, alcuni consigli sono molto utili anche per i Paesi industrializzati. Il numero di esami effettuati in Italia ad alcuni potrebbe sembrare eccessivo, ma i numeri dimostrano quanto invece siano importanti. Se andiamo ad analizzare il tasso di mortalità materna in alcuni Paesi dove le donne sono meno seguite, scopriamo che in Africa il rischio di mortalità è pari a 1 su 39, la media europea e quella del nordamericana è invece di 1 su 4.700, nel nostro Paese la situazione è decisamente migliore e tale indicatore è pari a 1 su 20.300.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità, per migliorare la salute della donna in gravidanza e del futuro nascituro, come accennato in precedenza, non si è limitata solo a suggerire il numero di viste e le ecografie che dovrebbero essere fatte (WHO recommendations on antenatal care for a positive pregnancy experience). Oltre a ribadire l'importanza della dieta in gravidanza e l'attività fisica, spiega che la donna dovrebbe assumere alcuni integratori molto importanti quali ad esempio l'acido folico (per prevenire eventuali disturbi del tubo neurale nel bambino) e delle supplementazioni di ferro contro eventuali anemie. Potrà poi sembrare superfluo per alcuni, ma è importante ribadire che alcol e fumo in gravidanza andrebbero sempre evitati e bisogna stare attente anche al consumo di caffè.

Ci sono poi alcuni consigli che riguardano alcuni disturbi tipici della gravidanza come i crampi e la nausea. Per contrastare le nausee nel primo trimestre di gestazione si può fare ricorso allo zenzero, in alternativa si può provare anche con la vitamina B6, una camomilla e/o l'agopuntura. Per prevenire i crampi alle gambe in gravidanza viene suggerito invece un'integrazione di magnesio, calcio, sodio e potassio, questo perché in molti casi sono dovuti alla carenza di questi sali minerali. Il modo migliore per prevenire il mal di schiena in gravidanza è invece l'esercizio fisico, basta camminare regolarmente tutti i giorni per almeno 30 minuti, in questo modo si prevengono anche eventuali dolori pelvici.


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