Infezione batterica o infezione virale: lo si scopre con un test
Attraverso gli esami del sangue si può sapere se un determinato stato di salute è dato da un'infezione batterica o un'infezione virale. A volte anche per i medici è difficile capire se in corso c'è un'infezione virale o batterica in quanto entrambe possono dare dei sintomi simili (es. febbre, irritabilità, ecc.), una diagnosi sbagliata potrebbe causare dei problemi in quanto si potrebbero prescrivere degli antibiotici quando invece l'infezione è originata dai virus o altri farmaci inefficaci in quanto l'origine è di tipo batterica. Un gruppo di ricercatori della Duke University ha messo a punto un nuovo test che facilità la distinzione del tipo di infezione riducendo considerevolmente i tempi diagnostici. Grazie a questo esame si può distinguere con una buona accuratezza se l'infezione è causata da un virus o un batterio, informazione fondamentale per capire se prescrivere o meno degli antibiotici. I risultati dello studio che ha valutato l'efficacia di questo nuovo test diagnostico sono stati pubblicati su Science Translational Medicine (Host gene expression classifiers diagnose acute respiratory illness etiology - Doi: 10 1126 / scitranslmed aad6873 - Gennaio 2016).
Ephraim L. Tsalik, primo autore dello studio, spiega che a circa il 73 per cento delle persone (negli USA) che vengono visitate a causa di sintomi respiratori causati da un agente virale vengono prescritti impropriamente degli antibiotici (NdR - gli antibiotici non servono in caso di un infezione virale). Questa errata prescrizione non genera solo un problema diretto legato al ritardo della guarigione del paziente ma innesca un processo più complesso che è quello della resistenza al farmaco. Se i casi fossero isolati il problema sarebbe molto limitato, purtroppo quando si moltiplica questa possibilità per i milioni di pazienti che ricevono antibiotici inutilmente, quello che inizialmente era un piccolo rischio diventa, a livello di popolazione, un problema globale.
Il problema della resistenza agli antibiotici, o antibiotico-resistenza, è un problema che non deve essere assolutamente sottovalutato. Uno studio pubblicato sul British Medical Journal evidenzia come un ciclo di antibiotici prescritto in maniera errata aumenta del 50 per cento il rischio di sviluppo di resistenza al farmaco per almeno un anno. Questo vuol dire che in caso di un infezione batterica successiva la prescrizione dell'antibiotico potrebbe non essere efficace.
In una prima fase i ricercatori hanno analizzato, alla ricerca di una particolare "firma genetica", i campioni di sangue di 31 pazienti con infezioni respiratorie: 21 colpiti da un virus influenzale e 10 con polmonite batterica. Una volta messo a punto il test diagnostico questo è sperimentato testato su oltre 300 persone che si sono recate nei Pronto Soccorso di 5 diversi ospedali. L'indagine ha dimostrato che il test ha una buna precisione e può rilevare i pazienti non infetti da quelli infetti e a classificare questi ultimi in base al microbo con cui avevano a che fare (rinovirus, virus dell'influenza, streptococchi o altri agenti patogeni comuni).
L'attuale limite del test diagnostico è il tempo per avere i risultati, le tecnologie disponibili oggi permettono di ottenere il profilo genetico in circa 10 ore. L'obiettivo è quello di riuscire ad ottenere i risultati, con strumenti utilizzabili in un qualunque laboratorio, nell'arco di un'ora. Lo scenario ideale è quello di andare nello studio del proprio medico e ricevere i risultati prima di arrivare in farmacia ricevendo così il farmaco più appropriato.
Malattie infettive
Quando dei batteri, virus, funghi o parassiti entrano in contatto con l'organismo umano possono originare delle malattie infettive. La trasmissione può avvenire per ingestione di alimenti o acqua contaminati, per contatto da persona a persona o attraverso le punture o morsi di vettori (animali, insetti, parassiti, ecc.).
Alcuni dei microorganismi e dei parassiti che possono penetrare nell'organismo umano possono dare luogo a malattie che vengono definite infettive. Sebbene in alcune circostanze il sistema immunitario può contrastare efficacemente il loro attacco in maniera autonoma , ci sono delle situazioni dove l'agente patogeno prende il sopravvento e bisogna quindi ricorrere ai farmaci.
Particolarmente a rischio sono le persone il cui sistema immunitario è debilitato come ad esempio coloro che stanno assumendo farmaci immunosoppressivi. Ci sono dei casi dove l'infezione può incrementare il rischio di tumori, alcuni di questo agenti patogeni sono: il papilloma virus (cancro alla cervice), i virus dell'epatite B e C (cancro al fegato) e l'Helicobacter pylori (cancro allo stomaco).
Come prevenire le malattie infettive
Diverse malattie infettive possono essere prevenute attraverso i vaccini, questi sono ad esempio utili nella prevenzione del morbillo, della varicella, dell'influenza, ecc. Ci sono poi degli accorgimenti che tutti possiamo prendere affinché germi e parassiti non entrino all'interno dell'organismo.
Anche se potrebbe essere scontato, è importante lavarsi bene le mani prima di mangiare , cucinare, o dopo essere andati al bagno. L'utilizzo del preservativo quando si hanno rapporti sessuali permette di ridurre notevolmente la probabilità di contrarre malattie sessualmente trasmissibili. Meglio evitare la condivisione di oggetti personali quali rasoi e spazzolini da denti. Un altro aspetto sottovalutato da molti è quello di non andare a lavoro o a scuola quando si è ammalati, il rischio è quello di conteggiare colleghi e compagni. Quando si viaggia all'estero è bene informarsi su eventuali vaccinazioni necessarie e sui pericoli associati a patogeni particolarmente diffusi nella meta del viaggio.
Infezione batterica
Le infezioni batteriche fanno parte delle malattie infettive, queste si verificano quando uno o più batteri passano da una sorgente di infezione a una persona recettiva. Successivamente all'invasione, i batteri si moltiplicano nei tessuti e/o nel sangue dell'organismo colonizzato. Affinché insorga un'infezione nell'uomo, la patogenicità del batterio deve superare le capacità difensive dell'organismo; in caso contrario i germi vengono distrutti senza danni evidenti per i tessuti dell'ospite. Le infezioni batteriche sono sempre causate dal contatto con un batterio.
Infezione virale
Un'infezione virale è causata da un virus che provoca, direttamente o indirettamente, danni strutturali e funzionali a cellule e tessuti. Il virus, una volta che entra in contatto con una cellula ospite, inserisce il proprio materiale genetico assumendo la direzione delle sue funzioni. La cellula, così infettata, continua a riprodursi, ma produce più che altro proteine virali e materiale genetico del virus invece delle sostanze usuali. Questo processo fa guadagnare al virus l'appellativo di "parassita"
I virus, a differenza dei batteri,in molti casi sono piuttosto specifici quando si tratta del tipo di cellule da attaccare. Alcuni virus sono programmati per colpire le cellule presenti nel fegato, nel sangue o nel sistema. Esistono anche particolari virus, chiamati batteriofagi, che hanno come obiettivo i batteri.
Esistono numerosi ceppi virali, basti pensare che solo quelli che provocano il raffreddore sono più di duecento. Per quanto riguarda il raffreddore i più diffusi e più contagiosi sono i I rhinovirus. Sebbene le infezioni batteriche e quelle virali sono due infezioni differenti, in alcuni casi il raffreddore virale può innescare un'infezione batterica che prolunga la sintomatologia oltre le due settimane.
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