Diabete di tipo 2 e Alzheimer, un possibile legame
Il diabete di tipo 2 potrebbe avere degli elementi in comune con alcune forme di Alzheimer. Questa è la conclusione di uno studio condotto da un gruppo ricercatori della Northwestern University (Usa) e dell'Università di Rio de Janeiro (Brasile). I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences, Febbraio 2009).
Secondo i ricercatori, la somministrazione di insulina in pazienti colpiti da Alzheimer potrebbe dare notevoli benefici neurologici. Durante lo studio si è esaminato l'effetto dell'insulina sulla proteina beta-amiloide, nota anche come ADDL, che si accumula nel cervello dei malati di Alzheimer e causa il danno all'origine della demenza. Stando ai dati raccolti, la terapia insulinica aiuta a proteggere le cellule cerebrali fondamentali per la memoria.
Durante lo studio i ricercatori hanno trattato alcuni neuroni di una particolare zona del cervello, l'ippocampo, con insulina e rosiglitazone, un farmaco utilizzato per il trattamento del diabete di tipo 2 che consente un più efficace controllo dalla glicemia. Dopo il trattamento, le cellule erano meno sensibili agli effetti della proteina beta-amiloide (ADDL).
William Klein, uno dei ricercatori della Northwestern University, spiega che i risultati ottenuti confermano quanto riscontrato in studi passati che hanno concluso che l'Alzheimer e il diabete forse sono legati. Secondo l'esperto, considerare l'Alzheimer come una sorta di diabete del cervello potrebbe aprire la strada a nuove terapie utili per contrastare gli effetti della demenza.
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