Tumori, una proteina per eliminare le cellule malate
Grazie ad una proteina si possono spingere le cellule tumorali al suicidio, un particolare processo che prende il nome di apoptosi o morte cellulare programmata. I dettagli relativi a questo nuovo studio sono stati pubblicati sull'ultimo numero del Nature Chemical Biology (27 Agosto 2006).
La scoperta, resa possibile grazie a dei finanziamenti della National Science Foundation e del National Institutes of Healths, è stata fatta da un gruppo di ricercatori dell'Università dell'Illinois a Urbana Champaign (USA).
Nella maggior parte delle cellule è contenuta una proteina, la procaspasi-3, che svolge un ruolo fondamentale per la regolazione del ciclo di vita delle cellule segnalando loro quando è il momento di morire. Una volta attivata tale proteina, si trasforma nell'enzima caspasi 3 innescando il processo di apoptosi. Nel caso delle cellule tumorali questo processo non avviene, di conseguenza non essendoci l'apoptosi il tumore continua a crescere.
Paul J. Hergenrother, uno dagli autori dell'articolo pubblicato sul Nature Chemical Biology e coordinato il gruppo di ricerca, spiega che il loro obiettivo era quello di riattivare il processo della proteina procaspasi-3 nelle cellule tumorali. Dopo una serie di esperimenti gli esperti sono riusciti ad identificare un composto sintetico chiamato PAC-1 in grado di attiva direttamente la procaspasi-3 e innescando di conseguenza il processo di apoptosi.
Il lavoro che ha permesso di individuare la molecola PAC-1 (Procaspase Activating Compound 1) non è stato semplice. Prima di individuare la PAC-1 i ricercatori, in collaborazione con l'università sudcoreana di Seul e con il Centro nazionale americano per la ricerca tossicologica, hanno esaminato più di 20.000 composti strutturalmente differenti.
Il composto è stato successivamente testato in colture cellulari umane e in tre modelli murini di cancro, uno strumento fondamentale per effettuare studi anatomopatologici e fisiopatologici, fonte importante di informazioni per la comprensione della patogenesi e per testare l'efficacia di nuove strategie terapeutiche. In seguito ai risultati ottenuti, il PAC-1 si è dimostrato in grado di distruggere le cellule tumorali di 23 tipi di cancro umano.
Secondo i ricercatori questo è solo l'inizio di quello che si potrebbe ottenere in futuro. Grazie ad ulteriori ricerche, i medici potranno aver a disposizione un'ampia gamma di composti organici in grado di attivare direttamente gli enzimi che partecipano all'apoptosi. Questo tipo di composti hanno inoltre un ulteriore vantaggio in quanto consentiranno la realizzazione di terapie personalizzate sulla base dei livelli di procaspasi-3 presenti nelle cellule dei singoli pazienti.
Articoli di medicina e salute correlati
- Cancro alla mammella, diagnosi precoce grazie ad un nuovo gene
- Tumore al seno, un farmaco per ridurre i rischi
- Asimmetria dei seni e rischio tumori
- Prevenzione medica nelle donne
- Cancro al seno
- Meno morti per cancro al seno
- Tumori al seno : terapia con radiazioni
- Meno morti grazie alla mammografia
- Aumenta la prevenzione dei tumori al seno
- Dieta mediterranea, aiuto contro i tumori al seno
- Tumori : rigenerare i tessuti
- Vaccino per il tumore all'utero
- Predisposizioni genetiche ai tumori
- Isterectomia: L'asportazione dell'utero non è sempre necessaria
Cerca nel sito
Se non hai trovato quello che ti serve, o vuoi maggiori informazioni, utilizza il motore di ricerca