Papilloma virus e cancro all'utero, finalmente un nuovo vaccino
Il papilloma virus (Hpv) è un'infezione virale trasmissibile attraverso dei rapporti sessuali non protetti, il virus del papilloma umano è all'origine delle principali forme di tumori uterini. Dopo 15 anni di sperimentazione, i ricercatori del National Cancer Institute, hanno messo a punto un vaccino in grado di contrastare questo tipo d'infezione.
Per il momento la Food & Drug Administration ha autorizzato la distribuzione in America, sarà disponibile al costo di 360 dollari e potrà essere venduto secondo determinate direttive dell'agenzia federale sanitaria FDA che prevede la somministrazione solo a donne comprese fra i 9 e i 26 anni. In Europa il vaccino sarà invece distribuito entro la fine del 2006. Il Gardasil, questo è il nome del vaccino, verrà distribuito nel nostro continente dalla francese Sanofi Pasteur MSD non appena ricevere il via libera dell'agenzia europea Emea.
Grazie al vaccino sarà possibile neutralizzare i quattro tipi più frequenti del Papilloma virus umano responsabile non solo delle lesioni precancerose della cervice uterina, ma anche della vulva e della vagina. Il virus del Papilloma Umano è stato messo in relazione con il cancro alla cervice uterina già nel 1977, anche se allora le tecnologie utilizzate non erano così sensibili da consentirne la tipizzazione precisa. E' stato solo negli ultimi anni, grazie alle tecniche di biologia molecolare, che si è potuto ottenere una mappa completa e precisa dei più di 55 tipi di virus esistenti, tramite ibridazione del Dna con sonde radioattive.
Esistono più di 100 forme di Papilloma virus umani e, di questi, più di 30 tipi infettano primariamente il tratto genitale. Ogni virus è indicato con un numero. Il vaccino si è dimostrato efficace nella prevenzione delle infezioni correlate ai sierotipi di Hpv 6, 11, 16 e 18.
I tumori indotti da HPV sono inizialmente quasi tutti benigni. Le verruche ne sono un esempio assai comune, vista anche la facilità con cui avviene il contagio: basta un contatto diretto, magari favorito da microscopiche abrasioni sulla pelle, e l'infezione può iniziare il suo corso. Il virus può rimanere latente per anni prima di cominciare a replicarsi, dando luogo alla proliferazione cellulare locale (ipercheratosi) caratteristica delle verruche. I condilomi genitali, a differenza delle verruche, possono convertirsi in lesioni maligne di solito molto aggressive, a seconda del sierotipo di papilloma che le ha generate (fra i più maligni citiamo l'HPV 16 e l'HPV 18).
In passato, il vaccino contro l'epatite B, è stato un gran passo in avanti nella lotta contro il cancro del fegato. Oggi, un nuovo traguardo può essere raggiunto grazie al vaccino in grado di contrastare il papilloma virus. Per rendersi conto della sua importanza basti sapere che il cancro della cervice uterina è la seconda causa di morte per le donne nel mondo: ogni anno colpisce 500 mila persone e ne uccide 300 mila. Solo in Europa questa malattia uccide quasi 15 mila donne, circa 40 donne al giorno.
Anche se il vaccino è stato efficace nella prevenzione di oltre il 75 per cento delle forme pre-neoplastiche, gli esperti sono in ogni caso concordi nel considerare il Pap-test una delle armi fondamentali nella lotta al tumore della cervice uterina.
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