Come dormire in gravidanza negli ultimi tre mesi
La gravidanza è un momento speciale per ogni mamma ma, nel corso dei 9 mesi di gestazione, non sempre tutto è perfetto. A partire dal concepimento ci sono numerosi cambiamenti e, tra questi, ci può essere un disturbo del sonno. Non di rado, le gestanti che presentano un sonno disturbato sono più soggette a stati depressivi o ansiosi. Il periodo che va dalla 26esima alla 40esima settimana, corrispondente agli ultimi tre mesi, è quello dove c'è i rischio maggiore di non riuscire a riposare come si vorrebbe. Di per se questo disturbo non comporta delle conseguenze sul nascituro (il bambino ha infatti un ritmo circadiano indipendente da quello della mamma), un sonno agitato potrebbe però portare ad assumere posizioni potenzialmente pericolose che sarebbe meglio evitare.
Fra le possibili cause di un sonno disturbato nell'ultimo trimestre di gravidanza troviamo i movimenti del bambino che, essendo più grande rispetto ai primi mesi, possono far svegliare la mamma nel bel mezzo della notte. Ci sono poi le dimensioni della pancia che rendono più difficile trovare una posizione comoda per dormire, una minzione più frequente anche nel corso della notte a causa della compressione sulla vescica derivante dal progressivo ingrossamento dell'utero, i pensieri e le preoccupazioni per la salute del piccolo e per l'avvicinarsi del momento del parto, l'aumento degli ormoni che possono alterare il ritmo di sonno-veglia della gestante, ecc.. Al di la delle varie cause, statisticamente, in tutte le donne in dolce attesa si registra una riduzione delle ore di sonno notturno rispetto al periodo precedente. Per ulteriori informazioni vi rimandiamo alla lettura dell'articolo: insonnia in gravidanza. Alcuni consigli utili potete invece trovarli nei seguenti approfondimenti:
- Come dormire in gravidanza
- Dormire bene in gravidanza
- Dormire bene in gravidanza per prevenire il diabete gestazionale
Come accennato nell'articolo dormire in gravidanza, nel secondo trimestre, ed in particolare una volta entrati nel settimo mese di gravidanza, la posizione in cui si dorme non solo può influire sulla qualità del sonno della mamma, ma anche sulla salute del nascituro. Una nuova indagine condotta da un gruppo di ricercatori inglesi e neozelandesi, pubblicata sul British Journal of Obstetrics and Gynaecology (Association between maternal sleep practices and late stillbirth - findings from a stillbirth case-control study - Doi: 10.1111/1471-0528.14967), conferma che per ridurre ulteriormente il rischio di morte fetale durante l'ultimo trimestre è preferibile dormire sul fianco mentre è sconsigliato dormire a pancia in su.
Secondo Alexander Heazell, primo autore dello studio e ricercatore presso l'Università di Manchester (Regno Unito), la posizione nel sonno può influire sulla morte in utero e, in base ai dati raccolti, dormire sul fianco può dimezzare il rischio rispetto alla posizione supina dorsale.
Complessivamente, nel corso dell'indagine, sono state coinvolte 1.024 donne che avevano appena iniziato l'ultimo mese di gravidanza. Tutte dovevano rispondere ad una serie di domande utili ad individuare alcuni fattori associati al rischio di morte fetale quali ad esempio il fumo in gravidanza e l'obesità materna, i ricercatori si sono poi concentrati in particolar modo sulla posizione assunta durante il sonno.
Del totale delle gravidanze prese in esame, 291 si sono concluse con un esito negativo mentre 735 sono andate a buon fine. Incrociando tutte le informazioni raccolte, una volta eliminati gli altri fattori noti, è emerso che il rischio di partorire un bambino senza vita raddoppia se si dorme sulla schiena. Il rischio di morte in utero non è presente solo nei paesi in via di sviluppo ma anche in quelli ricchi, secondo alcune stime si parla di 2-5 bambini morti ogni 1000 tra le 28 settimane e il momento del parto. Nel solo Regno Unito, considerando un'incidenza di circa 225 morti annuali di questo tipo, si potrebbero salvare le vite di 130 bambini se le mamme dormissero sul lato (indifferentemente che si tratti di quello sinistro o destro).
Di particolare importanza sembrerebbe essere la posizione che si assume nel momento in cui si va a dormire, quella che si ha quando ci si addormenta è infatti quella che si mantiene per più tempo durante la notte. Attualmente non è ancora del tutto chiaro perché dormire sulla schiena sia collegato ad un incremento del rischio. Una possibile spiegazione potrebbe risiedere nel fatto che, in questa posizione, il peso del bambino e quello della pancia finisca per comprimere i vasi sanguigni materni con una conseguente riduzione del flusso di sangue che arriva all'utero attraverso la placenta, una situazione che riduce l'apporto di ossigeno al bambino.
Gli autori dello studio spiegano che alla luce di questi e altri dati bisognerebbe iniziare a consigliare alle donne in dolce attesa di dormire sul fianco. Non importa se la mattina ci si ritrova poi distese sulla schiena, è normale muoversi senza un diretto controllo durante la notte, l'importante è ridurre il tempo trascorso supine e, visto che la posizione assunta quando si va a dormire è quella che si mantiene per più tempo, il consiglio è quello di addormentarsi sdraiate su un fianco. In una gravidanza fisiologica il rischio di morte in utero è molto basso, questo accorgimento può però ridurre ulteriormente tale eventualità.
Se quindi state cercando consigli su come dormire in gravidanza è importante sapere che è sempre meglio stare su un fianco, magari aiutate da un cuscino (in questo modo si riduce la probabilità di girarsi durante la notte). Bisogna ricordarsi di assumere questa posizione non solo quando ci si addormenta alla sera ma anche nel momento in cui si ritorna a dormire dopo un risveglio notturno o quando si fanno dei pisolini diurni. Per quanto riguarda la scelta del fianco destro o sinistro, non ci sono particolari differenze per la riduzione del rischio di morte in utero (l'una vale l'altra), si consiglia però di dormire sul fianco sinistro perché facilita l'afflusso di sangue ai vari organi e migliora l'attività renale. Se si sta sul fianco destro c'è il rischio di comprimere la vena cava inferiore con una conseguente sensazione di pesantezza alle gambe, pressione bassa, giramenti di testa e senso di spossatezza (tutti sintomi conseguenti ad uno scarso afflusso di ossigeno portato dal sangue).
Se nei primi mesi non ci sono particolari controindicazioni nel dormire a pancia in giù, con il passare del tempo tale posizione sarà poco agevole. Un'eventuale interrogativo, se sia consigliato o meno, è quindi superfluo perché si tratta di una posizione troppo scomoda. Con il progredire della gravidanza dormire a pancia in su è invece sconsigliato, non solo per la salute del bambino ma anche per quella della madre. Questa posizione aumenta infatti il rischio di emorroidi, il senso di nausea e può provocare problemi intestinali (l'intestino, sottoposto al peso del bambino, rallenta il suo funzionamento e la digestione potrebbe essere più difficoltosa).
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