Dieta: mele per prevenire sovrappeso e obesità
Una mela al giorno da dei benefici alla linea, non si tratta della dieta delle mele ma dei risultati di uno studio scientifico. Un gruppo di ricercatori della Washington State University ha scoperto che alcuni composti non digeribili delle mele, in particolare delle mele Granny Smith, contribuirebbero a prevenire alcuni disturbi associati al sovrappeso e all'obesità. I risultati dello studio sono stati pubblicati su Food Chemistry (Assessing non-digestible compounds in apple cultivars and their potential as modulators of obese faecal microbiota in vitro - DOI: 10 1016 / j foodchem 2014 03 122 - Ottobre 2014).
Forse qualcuno avrà sentito parlare della dieta delle mele, una dieta le cui indicazioni prevedono un'alimentazione di sole mele per tre giorni (circa 3 kg di mele al giorno). I risultati di questo nuovo studio non ha niente a che vedere con questa dieta, la dieta delle mele non ha infatti alcun fondamento scientifico. Gli esperti del la Washington State University si sono concentrati su alcuni composti presenti nella mele (coltivate nel nord-ovest del Pacifico) scoprendo che alcuni di essi, in particolare quelli non digeribili contenuti nella polpa, hanno un effetto benefico per la salute.
Giuliana D. Noratto, coordinatrice dello studio, spiega che le mele sono una buona fonte di particolari composti non digeribili, ma ci sono differenze tra le varietà. Spesso quando si comprano le mele non si scelgono per le loro proprietà, i risultati dello studio potrebbero però aiutare i consumatori a scegliere consciamente la qualità della mela che potrebbe aiutarli maggiormente nella lotta contro l'obesità e il sovrappeso.
Nello studio sono state prese in considerazione sette varietà di mele: Granny Smith, Braeburn, Fuji, Gala, Golden Delicious, Red Delicious e McIntosh. Tra le diverse varietà la Granny Smith, di colore verde, si è dimostrata la più efficace (grazie alla maggiore presenza di composti non digeribili) nel contrastare l'obesità. Gli esperti spiegano che le mele verdi Granny Smith facilitano, grazie al loro elevato contenuto di composti non digeribili, la crescita di batteri "buoni" nel tratto gastrointestinale. Nonostante siano sottoposti a masticazione, agli effetti degli acidi gastrici e agli enzimi digestivi, queste sostanze rimangono intatte quando raggiungono il colon. Una volta lì, fermentano grazie ai batteri nel colon favorendo la crescita di batteri nell'intestino.
Giuliana D. Noratto evidenzia che dai dati raccolti in laboratorio si è constatato un vero e proprio cambiamento nelle proporzioni di batteri fecali. I topi obesi nella cui dieta veniva integrata la mela verde Granny Smith presentavano dei batteri fecali simili a quelli dei topi magri. Questa scoperta è molto importante perché, secondo gli esperti, potrebbe aiutare a prevenire alcuni dei disturbi associati con l'obesità come l'infiammazione cronica che, tra gli altri, può portare al diabete.
I ricercatori concludono spiegando che una mela al giorno può essere utile anche per la linea, i composti non digeribili contenuti in essa aiutano a riequilibrare i batteri del colon stabilizzando i processi metabolici che influenzano l'infiammazione e la sensazione di pienezza, o sazietà.
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