Dieta, sale e diabete di tipo 2
Si dovrebbe ormai sapere che troppo sale nella dieta fa male, per alcune persone un'alimentazione ricca di sodio può però avere effetti peggiori sulla salute dell'organismo. Gli individui con diabete di tipo 2 che seguono una dieta ricca di sodio hanno il doppio delle probabilità di sviluppare malattie a carico dell'apparato cardiovascolare. Queste sono le conclusioni di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori giapponesi della University of Niigata. I risultati dell'indagine sono stati pubblicati sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism (Dietary Sodium Intake and Incidence of Diabetes Complications in Japanese Patients with Type 2 Diabetes - Analysis of the Japan Diabetes Complications Study [JDCS] - DOI: 10.1210 / jc 2013-4315 - Luglio 2014).
Chika Horiakwa, prima autrice dello studio e ricercatrice presso il department of Health and Nutrition (University of Niigata Prefecture Faculty of Human Life Studies, Niigata), spiega che lo studio ha analizzato i dati di 1.588 persone, provenienti da 59 centri, con un'età compresa tra i 40 e i 70 anni. I pazienti non sono stati scelti a caso, tutti hanno infatti avuto delle complicanze per il diabete. Durante l'anamnesi si è posta particolare attenzione al tipo di dieta e al consumo di sodio, sono state poi raccolte informazioni su eventuali complicanze cardiovascolari nel corso degli ultimi 8 anni. I soggetti sono stati successivamente divisi in otto gruppi a seconda della quantità di sale consumato abitualmente con la dieta.
Dall'analisi dei dati è emerso che le persone che consumavano mediamente 5,9 grammi di sodio al giorno presentavano un rischio doppio di sviluppare malattie cardiovascolari rispetto a chi consumava in media 2,8 grammi di sodio al giorno. Gli effetti di una dieta ricca di sodio erano inoltre più gravi in quelle persone che non prestavano particolare attenzione ai livelli della glicemia.
Hirohito Sone, coordinatore dello studio, spiega che si può tenere sotto controllo il diabete di tipo2 attraverso la dieta ed un regolare esercizio fisico che aiuta a perdere peso, se è il caso, oppure a mantenersi in forma e a migliorare il metabolismo. I risultati di questo studio dimostrano che limitare il sale nella dieta contribuisce in maniera significativa a ridurre il rischio di complicazioni a carico dell'apparato cardiovascolare, un rischio che cresce ulteriormente nel caso in cui non si sta attenti ai valori della glicemia.
Bisogna mangiare senza sale?
Leggendo i risultati di questo e altri studi si potrebbe pensare erroneamente che una dieta senza sale sia la cosa migliore per l'organismo, per mantenere l'organismo in salute non è però necessario bandire il sale dall'alimentazione. Come per tante altre cose la via di mezzo è la scelta migliore, il nostro corpo ha bisogno anche del sodio quindi non deve essere eliminato completamente ma, eventualmente, ridotto. Quando si acquista il sale bisogna però fare attenzione al tipo, il consiglio è quello di acquistare sempre sale iodato utile anche per la tiroide.
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