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Stress lavoro correlato: come valutarlo

Stress lavoro correlato: come valutarlo

Lo stress da lavoro interessa ben 9 milioni di italiani, una patologia che colpisce prevalentemente le donne con un rapporto di due a uno. Fra le donne che soffrono di stress da lavoro, ben 9 su 10 presentano uno o più di un disturbo dell'umore e disagi psichici come: ansia (45 per cento), sindrome pre-mestruale (43 per cento), irritabilità e tendenza al pianto (41 per cento), insonnia (39 per cento). I dati emergono da un'analisi condotta dall'Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (Onda) in collaborazione con il dipartimento di Neuroscienze dell'ospedale Fatebenefratelli di Milano.

Claudio Mencacci, direttore del dipartimento di Neuroscienze dell'ospedale Fatebenefratelli, spiega che le donne sono più esposto allo stress da lavoro e, rispetto agli uomini, perdono il doppio dei giorni lavorativi per malattia. Nella maggior parte dei casi lo stress nelle donne è causato dalle barriere culturali che rendono la carriera manageriale più difficile, dalle forti pressioni lavorative, da una remunerazioni più bassa rispetto ai colleghi uomini a parità di mansioni ricoperte, dai rapporti con i colleghi e il dover gestire la famiglia.

Lo stress da lavoro, e in particolare la sindrome depressiva, non colpisce tutti allo stesso modo. I soggetti più esposti sono le donne giovani e quelle che lavorano a contatto con il pubblico, tra gli uomini sono invece i soggetti di una certa età con mansioni esecutive.

Il fenomeno dello stress lavoro-correlato non può essere considerato un nuovo problema sociale, esiste una consistente letteratura scientifica in merito vecchia di diversi decenni. La sua diffusione in ambito europeo è comunque preoccupante e, per questo motivo, va considerato tra i rischi emergenti.

Se si osservano i paesi europei è altamente probabile, a causa di alcuni cambiamenti in corso nel mondo del lavoro, che il fenomeno aumenti in futuro. L'European Agency for Safety and Health at Work ha condotto alcuni studi grazie ai quali sono state individuate cinque aree di variabili che rendono emergenti i rischi psicosociali:

  1. Utilizzo di nuove forme di contratti di lavoro (contratti precari) e l'incertezza e l'insicurezza dellavoro stesso (scarsità di lavoro)
  2. Forza lavoro sempre più vecchia (poco flessibile e poco adattabile ai cambiamenti) per mancanza di adeguato turn-over
  3. Alti carichi di lavoro, con conseguenti pressioni sui lavoratori da parte del management
  4. Tensione emotiva elevata, per violenze e molestie sul lavoro
  5. Interferenze e squilibrio fra lavoro e vita privata

In Italia, secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni, le aziende devono essere supportate nella valutazione e gestione del rischio da stress lavoro-correlato. A questo proposito il sito dell'INAIL mette a disposizione un Manuale per la valutazione e gestione del rischio da stress lavoro-correlato.


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